di Redazione. In una lettera aperta, affissa ai muri della cittadina di Genzano a mò dimanifesto, la famiglia di Ettore Bruscella, autore della orrenda strage della vigilia di Natale a Genzano di Lucania, condanna ''chi ha commesso questo orrendo crimine''. Bruscella ha ucciso Maria Antonia Di Palma, detta Ninetta, di 55 anni, davanti alla sua lavanderia in via Vulture, e poco distanti sono stati colpiti ed assassinati i figli, Matteo e Maria Donata Menchise, di 27 e 31 anni.
L'uomo ha usato un fucile da caccia caricato a pallettoni, regolarmente detenuto. La moglie, i figli e i nipoti di Bruscella si sono apertamente dissociati, esprimendo ''immenso dolore'' per ''la tragedia che ha colpito e ha distrutto in modo diverso tante famiglie, sconvolgendo la nostra comunita'''.
Nel dissociarsi, i familiari disapprovano ''nel modo piu' assoluto il gesto, condannando chi l'ha commesso''.
Da una ricostruzione piu' approfondita dei fatti, emerge che il triplice omicidio e il ferimento di Leonardo Menchise siano avvenuti nel giro di un quarto d'ora appena.
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