di Dario Durante. Un “Patto per la sicurezza della città di Taranto” è stato siglato mercoledì 21 dicembre dal prefetto Carmela Pagano, dal presidente della provincia Gianni Florido e dal sindaco Ezio Stèfano a margine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
L'accordo rappresenta una significativa tappa di rafforzamento della collaborazione interistituzionale avviata da tempo in materia di sicurezza ed esplicita lo stato di avanzamento delle “strategie di sistema” del settore, fondate sulla sinergia di tutte le istituzioni per la promozione della legalità e della coesione sociale.
«Il Patto istituzionale rappresenta proprio lo strumento tipico, rispondente a indirizzi formulati a livello nazionale, per garantire, in modo permanente e strutturato, la massima sicurezza dei territori» spiega la dott.ssa Pagano, impegnata nei giorni scorsi in altri incontri istituzionali per approntare le migliori strategie di prevenzione idonee a fronteggiare la recrudescenza in atto di reati predatori, soprattutto in seguito alla tragica morte della guardia giurata Malcore.
Obiettivi dichiarati sono, dunque, «l'integrazione dell'azione delle Forze di polizia statali con quella dei corpi di polizia locali, nell'ambito delle rispettive competenze, l'apporto crescente della tecnologia (videosorveglianza), la rimozione dei fattori di rischio per la sicurezza urbana, il costante aggiornamento e perfezionamento del piano coordinato di controllo del territorio e della dislocazione dei presidi (nel caso specifico, la piena attivazione del Commissariato Borgo)».
Sempre nel corso del Comitato, Pagano e Florido, unitamente ai sindaci della provincia e al Presidente di Confindustria, hanno anche sottoscritto il “Protocollo di legalità nel settore degli appalti pubblici” che prevede un potenziamento delle cautele antimafia finalizzate a contrastare possibili tentativi di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico ionico, garantire i requisiti di affidabilità delle imprese partecipanti alle gare, la tracciabilità dei flussi finanziari e ad assicurare la non permeabilità a richieste estorsive e/o indebite.
L'accordo rappresenta una significativa tappa di rafforzamento della collaborazione interistituzionale avviata da tempo in materia di sicurezza ed esplicita lo stato di avanzamento delle “strategie di sistema” del settore, fondate sulla sinergia di tutte le istituzioni per la promozione della legalità e della coesione sociale.
«Il Patto istituzionale rappresenta proprio lo strumento tipico, rispondente a indirizzi formulati a livello nazionale, per garantire, in modo permanente e strutturato, la massima sicurezza dei territori» spiega la dott.ssa Pagano, impegnata nei giorni scorsi in altri incontri istituzionali per approntare le migliori strategie di prevenzione idonee a fronteggiare la recrudescenza in atto di reati predatori, soprattutto in seguito alla tragica morte della guardia giurata Malcore.
Obiettivi dichiarati sono, dunque, «l'integrazione dell'azione delle Forze di polizia statali con quella dei corpi di polizia locali, nell'ambito delle rispettive competenze, l'apporto crescente della tecnologia (videosorveglianza), la rimozione dei fattori di rischio per la sicurezza urbana, il costante aggiornamento e perfezionamento del piano coordinato di controllo del territorio e della dislocazione dei presidi (nel caso specifico, la piena attivazione del Commissariato Borgo)».
Sempre nel corso del Comitato, Pagano e Florido, unitamente ai sindaci della provincia e al Presidente di Confindustria, hanno anche sottoscritto il “Protocollo di legalità nel settore degli appalti pubblici” che prevede un potenziamento delle cautele antimafia finalizzate a contrastare possibili tentativi di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico ionico, garantire i requisiti di affidabilità delle imprese partecipanti alle gare, la tracciabilità dei flussi finanziari e ad assicurare la non permeabilità a richieste estorsive e/o indebite.