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WASHINGTON. All'indomani della nuova minaccia iraniana di chiudere lo stretto di Hormuz, il collo di bottiglia tra Oman e Iran da cui passa oltre un terzo delle petroliere di tutto il mondo, gli Stati Uniti avvertono Teheran che "non saranno tollerate interferenze con il passaggio delle navi". Washington alza la voce forte della presenza nel golfo della V flotta in Barhein.
''Ogni interferenza nel traffico navale attraverso lo stretto di Hormuz non sara' tollerata'', ha detto il segretario per i rapporti con la stampa del Pentagono, George Little, commentando le minacce del regime di Tehran.
A conferma che gli Usa non intendono accettare il blocco di Hormuz la portaerei a propulsione nucleare 'USS John Stennis' e l'incrociatore lanciamissili 'USS Mobile Bay' si apprestano ad attraversare i 54 km del braccio di mare per raggiungere il Mare Arabico. Per il Pentagono si tratta di uno spostamento "programmato da tempo".
Cio' portera' comunque le due unita' da guerra americane a incrociare la flotta iraniana che dal 24 dicembre sta effettuando esercitazioni navali nella zona.
Intanto ieri, proprio a simulare un eventuale blocco dello stretto, aerei iraniani avevano sparso mine anti-nave da addestramento nelle acque di Hormuz.
WASHINGTON. All'indomani della nuova minaccia iraniana di chiudere lo stretto di Hormuz, il collo di bottiglia tra Oman e Iran da cui passa oltre un terzo delle petroliere di tutto il mondo, gli Stati Uniti avvertono Teheran che "non saranno tollerate interferenze con il passaggio delle navi". Washington alza la voce forte della presenza nel golfo della V flotta in Barhein.
''Ogni interferenza nel traffico navale attraverso lo stretto di Hormuz non sara' tollerata'', ha detto il segretario per i rapporti con la stampa del Pentagono, George Little, commentando le minacce del regime di Tehran.
A conferma che gli Usa non intendono accettare il blocco di Hormuz la portaerei a propulsione nucleare 'USS John Stennis' e l'incrociatore lanciamissili 'USS Mobile Bay' si apprestano ad attraversare i 54 km del braccio di mare per raggiungere il Mare Arabico. Per il Pentagono si tratta di uno spostamento "programmato da tempo".
Cio' portera' comunque le due unita' da guerra americane a incrociare la flotta iraniana che dal 24 dicembre sta effettuando esercitazioni navali nella zona.
Intanto ieri, proprio a simulare un eventuale blocco dello stretto, aerei iraniani avevano sparso mine anti-nave da addestramento nelle acque di Hormuz.
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Esteri