Trasporti: Decaro, ''Fermare sodalizio Barca-Moretti contro Nodo ferroviario di Bari''

BARI. ''Siamo stufi dei giochi di prestigio del governo e delle Ferrovie dello Stato che fanno sparire dalla Puglia, in un colpo solo, i treni a lunga percorrenza e i soldi, per di piu' gia' stanziati, per il Nodo ferroviario di Bari, un'opera senza la quale viene messo a rischio anche il progetto per l'Alta capacita' Bari-Napoli''. Lo afferma il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro.

''E' sempre la stessa storia - sottolinea - ogni volta che cambia il governo, Rfi cerca di riaprire la ferita del Nodo ferroviario di Bari. Le Ferrovie dello Stato non riescono a capire che devono fare un passo indietro rispetto al blitz con cui riuscirono a far approvare e a realizzare le opere in variante rispetto a quanto previsto negli anni '70 dal Piano Quaroni. Per la citta' di Bari - rileva Decaro - piu' che di Nodo si tratta di un 'cordone ferroviario'. Una ferita che divide in due la citta' anche dal punto di vista sociale. Una frattura che ha interrotto il naturale rapporto della citta' con il suo mare''.

''Per Bari - rimarca Decaro - la soluzione del Nodo ferroviario non e' solo una esigenza di trasporto dell'intera regione, ma anche il rimarginarsi di una antica ferita urbanistica''.

''Non possiamo accettare - prosegue il capogruppo Pd - che questo governo, con la complicita' di Rfi, possa cancellare quello che, con tanta fatica, la Puglia ha conquistato in questi anni: un governo che si occupa solo del Nord, non e' il governo giusto per un Paese che, oggi piu' che mai, deve essere coeso''.

Per Decaro, inoltre, ''le parole del ministro Barca, che dichiara di dover fare una complessiva operazione di accertamento e istruttoria prima di decidere quali opere finanziare, suonano a dir poco stonate sul Nodo ferroviario di Bari, per il quale erano gia' pronti i progetti e 400 milioni di euro che spero Barca e Moretti non vogliano dirottare altrove. Parole che appaiono addirittura offensive se si considera che ieri lo stesso Cipe, senza complesse operazioni, ha approvato finanziamenti per il secondo lotto della linea Alta velocita' Milano-Genova e per il secondo lotto della linea Alta velocita' Treviglio-Brescia, per quasi due miliardi di euro''.

''La citta' di Bari - precisa Decaro - non si arrendera'. Proprio a un passo dall'approvare e appaltare le opere del Nodo ferroviario, non resteremo a guardare questo scippo. Bari non ci sta piu' a vedersi scippare il futuro. Rimarginate l'antica ferita urbanistica della nostra citta' oppure - conclude Decaro - sapremo aprire una ferita piu' grande con il governo e cone le Ferrovie dello Stato''.

PALESE: NODO OPERA INDISPENSABILE - ''Il Nodo Ferroviario di Bari, infrastruttura strategica di cui si parla ormai da vent'anni e che a stralci e' gia' stato finanziato, e' un'opera indispensabile non solo per la Puglia, ma per tutto il Sud Italia nell'ottica del sostanziale allungamento della linea di alta capacita' ferroviaria da Napoli a Bari e Lecce, impegno formalmente assunto dal Governo Berlusconi''. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, a proposito del possibile rinvio dell'opera emerso nella riunione del Cipe.

''Ci auguriamo che quella nata ieri - prosegue - sia davvero una tempesta in un bicchier d'acqua, come dice il ministro Barca e che quindi il Nodo non compaia in questa delibera Cipe per essere finanziato magari gia' nella prossima. Ma, d'altro canto, non possiamo non condividere la preoccupazione della Regione e del Comune di Bari sul rischio che l'opera scompaia. Il Nodo - sottolinea Palese - e', appunto, uno snodo indispensabile per far arrivare la linea e, quindi i treni ad alta velocita' da Napoli fino a Bari e poi a Lecce, proprio come stabilito dal Governo Berlusconi che quell'alta capacita' ha inserito tra le opere infrastrutturali strategiche per lo sviluppo del Sud".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto