Trasporti: Minervini, sì ad un’unica grande rete regionale

BARI. Approvati all’unanimità dal consiglio regionale una mozione ed un ordine del giorno in tema di collegamenti ferroviari. La mozione, primo firmatario Michele Losappio (Sel), riguarda i collegamenti assicurati da Trenitalia dalla Puglia verso Roma e Milano ed ”impegna la giunta ad assumere le opportune iniziative volte a scongiurare un pesante contraccolpo per la rete ferroviaria della nostra Regione e si appella ai parlamentari ed alle istituzioni pugliesi perché associno la propria voce ed azione a quella del governo regionale”. L’ordine del giorno sull’ammodernamento della linea ferroviaria della Sud-Est, primo firmatario Aurelio Gianfreda (Idv) e sottoscritto da numerosi consiglieri di maggioranza ed opposizione, impegna “il presidente della Regione e l’assessore ai trasporti, ad inserire tra le priorità del piano per il Sud l’ammodernamento delle linee delle FSE con doppio binario, elettrificazione e ristrutturazione (con ampi parcheggi e servizio) delle stazioni intermedie dell’attuale intera linea della Sud-Est”.
Unificato il dibattito sui due testi:
Lonigro (Sel), ha invitato a vigilare sull’andamento della riunione CIPE che si svolgerà domani, sollecitando il governo regionale ad essere tempestivo nell’ottenere i finanziamenti necessari a connettere la Puglia con le dorsali adriatica e tirrenica dell’alta capacità. Palese, capogruppo del Pdl, ha sollecitato l’assemblea a dare forza a Vendola e Minervini cui è stato dato mandato di negoziare con Trenitalia per il mantenimento degli attuali collegamenti.
Lanzilotta (Pdl), firmatario di un’integrazione dell’ordine del giorno sull’ammodernamento delle FSE, ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle modalità di gestione dell’azienda.
Laddomada (PpV) non è stato tenero con l’atteggiamento del management delle FSE anche per quanto riguarda la gestione del personale, mentre da Curto (Fli), è giunto l’invito ad aprire in Puglia un confronto il cui obiettivo sia quello di guidare la nostra regione ad ottenere nella mobilità ferroviaria servizi di livello più avanzato.
Da Pentassuglia (PD) l’ammonimento a difendere il risultato dei negoziati conseguiti in ambito CIPE ‘attraverso un certosino lavoro di concertazione con il precedente governo nazionale’.
Il consigliere Gatta (Pdl) ha denunciato come l’azione di indirizzo del Consiglio regionale non venga poi recepita dai destinatari e per questo ha chiesto maggiore incisività, mentre a conclusine del dibattito Congedo (Pdl) ha ritenuto di mantenere un controllo vigile sulla gestione di FSE.
All’assessore Minervini il compito di sintetizzare le azioni intraprese, a partire dalla trattativa con Trenitalia. “La mobilitazione in Puglia – ha sostenuto – ha già raggiunto l’obiettivo culturale di rendere l’opinione pubblica consapevole della gravità del problema causato dalla drastica riduzione dei collegamenti nazionali. La presa di coscienza ha poi concretamente portato al contenimento dei danni, in termini di recupero delle corse inizialmente soppresse”. Minervini ha aggiunto che l’interlocuzione tra governo regionale e Trenitalia sta proseguendo nel tentativo di ripristinare almeno le corse da e per Taranto non ancora riattivate. L’assessore ha parlato di “segnali positivi” e di ragionevoli probabilità” che il versante jonico della Puglia venga nuovamente ricollegato per via ferroviaria con il resto del paese. Sul fronte del trasporto locale Minervini, pur non nascondendo le condizioni in cui versano numerose società di trasporto, ha spiegato come il momento di grande difficoltà possa trasformarsi in opportunità e dare una risposta infrastrutturale con nuove prospettive. Ha spiegato l’obiettivo di fare interagire i 1500 chilometri di strada ferrata che attraversano la regione e di cui sono proprietarie cinque aziende, realizzando un’unica grande rete regionale su cui viaggiare con un unico biglietto. Per quanto riguarda le FSE ha invitato l’assemblea a “maneggiare con cura” la “più grande azienda ferroviaria regionale d’Italia” che è “una quercia solida, tocca mezza Puglia, movimenta quotidianamente migliaia di pendolari ed ha un consistente fatturato”. L’obiettivo è quello di invertire l’attuale trend gestionale della società sulla quale sono stati “avviati investimenti senza pari” per circa 400 milioni di euro (elettrificazione della Bari-Martina Franca, ammodernamento dei dispositivi tecnologici nel Sud-Salento, bretella nel Sud-Est barese con interramento dei binari).
Lo si legge in una nota della regione Puglia.

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