ROMA. L'Italia di Mario Monti, con la sua dura manovra economica varata nei giorni scorsi, si presenta con le carte in regola al Consiglio europeo di Bruxelles che prendera' il via questa sera con una cena informale dei 27 per poi proseguire domani con i lavori ufficiali.
L'intervento sui nostri conti, sollecitato a piu' riprese dalle istituzioni europee e da singoli paesi partner, e' arrivato ed ha passato un primo esame dei mercati. A differenza di un recentissimo passato quindi il nostro Paese arriva al summit belga con credenziali diverse, preceduto da sobrie (quasi algide) dichiarazioni del nostro premier, tutte tese pero' a far comprendere agli italiani, senza giri di parole o entusiasmi fuori luogo, la gravita' estrema della situazione economico-finanziaria in cui si trova il nostro Belpaese e l'Unione europea tutta.
E' uno ''snodo fondamentale'' per il Vecchio Continente il vertice europeo che comincia oggi, aveva ricordato lo stesso Monti nei giorni scorsi. Un appuntamento che pero' non sembra aprirsi nel migliore dei modi. Con la speculazione che incalza e con le agenzie di rating - ultima la Standard and Poor's che ha messo sotto osservazione l'eurozona ed ipotizzato di procedere ad un declassamento - che sembrano essere sempre piu' l'ago della bilancia nella vita dei governi e delle economie dei singoli paesi, l'Europa si presenta all'appuntamento pericolosamente divisa. Il summit belga avra' come obiettivo prioritario quello di rafforzare la governance economica dell'eurozona, introducendo magari alcune delle misure proposte da Herman Van Rompuy, il presidente del Consiglio Ue, come lo stop al diritto di voto per quei paesi che non rispettano le regole di bilancio.
Insomma, una due giorni che dovrebbe essere in grado di dare una risposta decisa ai mercati, segnando cosi' la tenuta della moneta unica.
Ma ancora una volta il fronte comunitario si presenta disunito. Nicolas Sarkozy e Angela Merkel hanno rilanciato oggi la necessita' di rivedere il Trattato Ue nel modo piu' rapido possibile, introducendo regole e impegni piu' vincolanti per i Pesi della zona euro, a partire da una unita' fiscale. Nuovo trattato, hanno aggiunto, che dovrebbe essere pronto per il prossimo Consiglio europeo di marzo. Ma il piano franco-tedesco non convince molti partner. Uno scetticismo che lo stesso portavoce dellla Cancelliera tedesca rende evidente nel pomeriggio, parlando di ''un'agenda di lavori del vertice complicata. Prevediamo negoziati complicati e molto difficili''. Sulla revisione del Trattato per altro era stato molto cauto lo stesso Monti, accolto nei giorni scorsi con grande favore (e senza le ironie rivolte a Silvio Berlusconi) alla 'tavola' di Merkel e Sarkozy a Strasburgo. ''La mia posizione e' quella di guardare con interesse a eventuali modifiche dei Trattati - aveva detto in una conferenza stampa a Bruxelles - nella consapevolezza del percorso non semplice che ogni modifica dei trattati comporta nella vita europea''. Anche perche', aggiungeva, ''non si deve spostare il cuore e l'obiettivo piu' in la' pensando ad un nuovo trattato quasi sottovalutando cio' che e' gia' stato deciso e posto in atto e che richiede di essere seriamente esercitato e valorizzato''. Come dire, se qualche cosa deve essere cambiato facciamolo, come sottolineato dal ministro degli Affari europei Enzo Moavero, a ''trattati costanti''. Anche se, e' bene ricordarlo, proprio Monti nei giorni scorsi aveva parlato di unione fiscale come strumento per dare stabilita' radicale all'eurozona.
Un Monti che insomma arriva a Bruxelles in condizioni ben diverse da quelle del suo predecessore Berlusconi, con un'Italia che non sembra piu' essere all'indice dei paesi Ue.
Sospiro di sollievo di brevissima durata pero', perche' oggi il problema non e' piu' solo la Grecia (o la Spagna o l'Italia) ma l'intera Unione europea.
Il presidente del Consiglio, prima di partire per la capitale belga, avra' oggi un incontro di rilievo. A Milano, dove ieri sera ha assistito alla prima della Scala, Monti incontrera' Timothy Franz Geithner, Segretario di Stato del Tesoro Usa. Un incontro certo non legato direttamente al vertice Ue ma sicuramente importante per quello che sembra essere un nuovo ruolo dell'Italia nello scacchiere europeo.