di Francesco Buja. Vincere. L’imperativo è categorico per questo Lecce che domenica si giocherà quasi tutte le speranze di salvezza. “Per noi non diciamo che è l’ultima spiaggia, perchè sarebbe brutto, però tornare da Parma senza punti non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo andare a Parma e vincere a tutti i costi”. E’ il grido di battaglia di Moris Carrozzieri, difensore centrale che torna in campo dopo l’infortunio e veste i panni dell’ardito.
E’ pronto al raid in terra emiliano romagnola, dove il Lecce in questo torneo ha ottenuto due vittorie (a Bologna e a Cesena). “E’ logico che la forma non può essere al top ma giocando la si acquista” ha rassicurato in conferenza stampa pomeridiana il giallorosso. Lui non molla e dispensa fiducia ai compagni: le concorrenti alla salvezza non sono più forti del Lecce. “Siamo stati condizionati a volte dalla sfortuna, a volte dai nostri errori” ha analizzato Corazzieri, uno di quei calciatori che non rinunciano a elargire consigli in campo. “Parlare è importante, è una qualità che il gruppo o ce l’ha o non ce l’ha – ha spiegato il difensore-. Come anche la cattiveria agonistica. Prendo ad esempio la partita col Catania: in campo sembravano loro che si dovevano salvare e quel ragazzo che ha fatto gol voleva sempre il pallone tra i piedi per giocarlo. Ecco, questo manca a noi, questa voglia che hanno le altre pretendenti, grazie alla quale sopperiscono alla poca qualità ”.
Consigli soprattutto a chi deve badare al sodo anziché evaporare negli estetismi. Come Muriel. “E’ bravo – ha commentato Corazzieri - ma io lo rimprovero sempre dicendogli di essere meno bello e molto più concreto”.
A ringhiare ora c’è anche un allenatore, uno che si dice schiavo del risultato. “Cosmi non è cambiato, l’ho trovato uguale come a Palermo. Ovvio che qui sia più motivato perché è arrivato dopo un lungo periodo di inattività ”. Il mister non allenava dallo scorso aprile, quando ha lasciato il Palermo. “E’ venuto con lo spirito giusto per salvare la squadra e per fare l’impresa. Un’impresa che cerchiamo tutti”.
Domenica in favore del Lecce peseranno le assenze di Floccari e Giovinco. “Il Parma senza Giovinco perde parecchio ma il risultato dipende sempre da noi” ammette Carrozzieri.
Il difensore suona la carica: vincere. E chissà quanti nello spogliatoio giallorosso risponderanno: “E vinceremo!”.
Nell’amichevole vinta nel pomeriggio per 5-2 contro la squadra primavera hanno spiccato la padronanza del centrocampo da parte di Giacomazzi e i tocchetti di Corvia, attaccante sulle punte (per punte intendiamo quelle che usano i ballerini). Nell’intervallo mister Cosmi ha strigliato i suoi (si era sull’1-1): ha chiesto loro di rispettare le distanze, di tirare a rete (qualcuno forse voleva entrare porta col pallone), di recuperare palla, insomma ha spronato la squadra a giocare, senza perder tempo, evitando brutte figure (i giovani della primavera erano passati in vantaggio). Non gli piaceva l’atteggiamento in campo, ha sbottato, Cosmi, ha esortato: facciamo come se giocassimo contro il Parma. Insomma, sveglia.
E’ pronto al raid in terra emiliano romagnola, dove il Lecce in questo torneo ha ottenuto due vittorie (a Bologna e a Cesena). “E’ logico che la forma non può essere al top ma giocando la si acquista” ha rassicurato in conferenza stampa pomeridiana il giallorosso. Lui non molla e dispensa fiducia ai compagni: le concorrenti alla salvezza non sono più forti del Lecce. “Siamo stati condizionati a volte dalla sfortuna, a volte dai nostri errori” ha analizzato Corazzieri, uno di quei calciatori che non rinunciano a elargire consigli in campo. “Parlare è importante, è una qualità che il gruppo o ce l’ha o non ce l’ha – ha spiegato il difensore-. Come anche la cattiveria agonistica. Prendo ad esempio la partita col Catania: in campo sembravano loro che si dovevano salvare e quel ragazzo che ha fatto gol voleva sempre il pallone tra i piedi per giocarlo. Ecco, questo manca a noi, questa voglia che hanno le altre pretendenti, grazie alla quale sopperiscono alla poca qualità ”.
Consigli soprattutto a chi deve badare al sodo anziché evaporare negli estetismi. Come Muriel. “E’ bravo – ha commentato Corazzieri - ma io lo rimprovero sempre dicendogli di essere meno bello e molto più concreto”.
A ringhiare ora c’è anche un allenatore, uno che si dice schiavo del risultato. “Cosmi non è cambiato, l’ho trovato uguale come a Palermo. Ovvio che qui sia più motivato perché è arrivato dopo un lungo periodo di inattività ”. Il mister non allenava dallo scorso aprile, quando ha lasciato il Palermo. “E’ venuto con lo spirito giusto per salvare la squadra e per fare l’impresa. Un’impresa che cerchiamo tutti”.
Domenica in favore del Lecce peseranno le assenze di Floccari e Giovinco. “Il Parma senza Giovinco perde parecchio ma il risultato dipende sempre da noi” ammette Carrozzieri.
Il difensore suona la carica: vincere. E chissà quanti nello spogliatoio giallorosso risponderanno: “E vinceremo!”.
Nell’amichevole vinta nel pomeriggio per 5-2 contro la squadra primavera hanno spiccato la padronanza del centrocampo da parte di Giacomazzi e i tocchetti di Corvia, attaccante sulle punte (per punte intendiamo quelle che usano i ballerini). Nell’intervallo mister Cosmi ha strigliato i suoi (si era sull’1-1): ha chiesto loro di rispettare le distanze, di tirare a rete (qualcuno forse voleva entrare porta col pallone), di recuperare palla, insomma ha spronato la squadra a giocare, senza perder tempo, evitando brutte figure (i giovani della primavera erano passati in vantaggio). Non gli piaceva l’atteggiamento in campo, ha sbottato, Cosmi, ha esortato: facciamo come se giocassimo contro il Parma. Insomma, sveglia.
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