ROMA. Una bottiglia su cinque nel mondo 'parla' italiano. Il vino tricolore mette a segno anche quest'anno performance eccezionali sui mercati oltreconfine.
Se il 2010 si era gia' chiuso con un incremento dell'11 per cento, il 2011 fa sperare in un'annata ancora migliore. Lo afferma la Confederazione italiana agricoltori, in occasione dal V Forum nazionale del settore vitivinicolo di Rimini.
''Solo nei primi sei mesi dell'anno - spiega la Cia - le esportazioni hanno segnato un rialzo 'stellare' del 16 per cento a livello tendenziale. Riconfermando da un lato il primato dell'Italia per quantita' di vino esportato nel mondo e sancendo, dall'altro, un risultato tutto nuovo: per la prima volta le bottiglie nazionali consumate all'estero hanno superato quelle che restano in patria''.
''A gradire piu' di tutti il nostro vino - prosegue la Cia - sono gli Stati Uniti, che si confermano i nostri clienti piu' 'affezionati', seguiti da Germania, Svizzera e Inghilterra. Solo nei primi sei mesi dell'anno l'import tricolore e' cresciuto del 18 per cento: nel mercato Usa i nostri competitor francesi si devono accontentare invece di una quantita' pari ad appena un terzo delle bottiglie italiane. Anche i paesi comunitari dimostrano di apprezzare sempre di piu' il vino 'made in Italy', facendo registrare una crescita complessiva del 17 per cento degli acquisti nel primo semestre. Buone notizie anche dalle economie emergenti: l'export diretto alla Cina, dopo il sensazionale aumento del 145 per cento nel 2010, cresce nella prima meta' dell'anno dell'85 per cento, raddoppiando gli introiti; mentre la Russia fa registrare un piu' 25 per cento''.
Se il 2010 si era gia' chiuso con un incremento dell'11 per cento, il 2011 fa sperare in un'annata ancora migliore. Lo afferma la Confederazione italiana agricoltori, in occasione dal V Forum nazionale del settore vitivinicolo di Rimini.
''Solo nei primi sei mesi dell'anno - spiega la Cia - le esportazioni hanno segnato un rialzo 'stellare' del 16 per cento a livello tendenziale. Riconfermando da un lato il primato dell'Italia per quantita' di vino esportato nel mondo e sancendo, dall'altro, un risultato tutto nuovo: per la prima volta le bottiglie nazionali consumate all'estero hanno superato quelle che restano in patria''.
''A gradire piu' di tutti il nostro vino - prosegue la Cia - sono gli Stati Uniti, che si confermano i nostri clienti piu' 'affezionati', seguiti da Germania, Svizzera e Inghilterra. Solo nei primi sei mesi dell'anno l'import tricolore e' cresciuto del 18 per cento: nel mercato Usa i nostri competitor francesi si devono accontentare invece di una quantita' pari ad appena un terzo delle bottiglie italiane. Anche i paesi comunitari dimostrano di apprezzare sempre di piu' il vino 'made in Italy', facendo registrare una crescita complessiva del 17 per cento degli acquisti nel primo semestre. Buone notizie anche dalle economie emergenti: l'export diretto alla Cina, dopo il sensazionale aumento del 145 per cento nel 2010, cresce nella prima meta' dell'anno dell'85 per cento, raddoppiando gli introiti; mentre la Russia fa registrare un piu' 25 per cento''.