ROMA. Votare adesso sarebbe un atto "irresponabile", nessuno "avra' il coraggio di mandare a casa Monti". Terzo Polo e Pdl fanno quadrato attorno al premier e respingono l'ipotesi di elezioni anticipate malgrado i mal di pancia di molti parlamentari all'indomani del via libera della Camera alla manovra economica.
Ma proprio sulle misure economiche messe in campo del governo e' l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a sferrare l'attacco: "Troppe tasse e nulla sulla crescita", dice. "E' possibile che serva una nuova manovra", aggiunge.
"Chi si prende la responsabilita' di portare il Paese alle elezioni facendogli pagare un prezzo altissimo, finisce immediatamente sul banco degli imputati per irresponsabilita' congenita", dice il presidente della Camera, Gianfranco Fini. D'accordo anche Renato Schifani, secondo cui votare adesso "non ha senso". "C'e' chi di fronte all'emergenza minaccia, larvatamente o meno, le elezioni anticipate - aggiunge Pier Ferdinando Casini - ma io dico che nessuno avra' il coraggio di mandare a casa Monti".
Secco 'no' al voto anche da parte del segreterio del Pdl Angelino Alfano: "Se si andasse al voto domani, faremmo le elezioni in un tempo di crisi grave - sottolinea - e' meglio sostenere questo Governo che andare alle elezioni subito".
E anche Francesco Rutelli, altro esponente del Terzo Polo che si candida alla guida del Paese, ribadisce: "le fibrillazioni o le crisi che ci sono nei maggiori partiti, Pdl e Pd, non porteranno a una rottura del governo, perche' se il governo affronta e risolve i problemi dell'economia del Paese non lo tocca nessuno. Se la situazione si dovesse aggravare non lo tocca nessuno".