ROMA. Al via a Palazzo Chigi il tavolo per la riforma del lavoro. Presenti il premier Monti, i ministri Fornero e Passera e il sottosegretario Catricala', i leader dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl), la presidente di Confindustria Marcegaglia, il presidente portavoce di Rete Imprese Italia, Marco Venturi, e le delegazioni di Abi e Ania.
Ieri il premier ha sottolineato che il mercato del lavoro va "riformato a favore dei giovani": "Iniziamo una discussioen seria - ha dichiarato - e se ingaggiamo un dialogo con le forze sociali non mi sento di dire dove arriveremo"; a oggi, "vedo come obiettivi la semplificazione del emrcato del lavoro con una riduzione delle segmentazioni e vedo, in filigrana, un'attenzione partiolare ai giovani e al miglioramento qualitativo della loro situazione, oltre che all'allargamento dell'ingresso dei giovani".
BONANNI: ART. 18 NON DIVENTI OSSESSIONE - "Questa storia non puo' diventare un'ossessione. E infatti, lo capiscono tutti, se usato ideologicamente per alimentare contrapposizioni non si arriva da nessuna parte, fa solo il gioco di chi vuole una piazza arroventata". A sottolinearlo in un'intervista al Corriere della Sera è il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, a proposito dell'art. 18.
"Il concetto che sta alla base del nostro documento è di fare proposte che uniscono e che non dividono - incalza Bonanni - Per i giovani noi pensiamo che la formula piu' probabile per il loro ingresso sia quella dell'apprendistato. La si puo' rafforzare negli incentivi a favore delle imprese e nella formazione effettiva e nell'esito finale che al termine del triennio deve portare, senza se e senza ma, all'assunzione con un contratto a tempo indeterminato".
Ieri il premier ha sottolineato che il mercato del lavoro va "riformato a favore dei giovani": "Iniziamo una discussioen seria - ha dichiarato - e se ingaggiamo un dialogo con le forze sociali non mi sento di dire dove arriveremo"; a oggi, "vedo come obiettivi la semplificazione del emrcato del lavoro con una riduzione delle segmentazioni e vedo, in filigrana, un'attenzione partiolare ai giovani e al miglioramento qualitativo della loro situazione, oltre che all'allargamento dell'ingresso dei giovani".
BONANNI: ART. 18 NON DIVENTI OSSESSIONE - "Questa storia non puo' diventare un'ossessione. E infatti, lo capiscono tutti, se usato ideologicamente per alimentare contrapposizioni non si arriva da nessuna parte, fa solo il gioco di chi vuole una piazza arroventata". A sottolinearlo in un'intervista al Corriere della Sera è il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, a proposito dell'art. 18.
"Il concetto che sta alla base del nostro documento è di fare proposte che uniscono e che non dividono - incalza Bonanni - Per i giovani noi pensiamo che la formula piu' probabile per il loro ingresso sia quella dell'apprendistato. La si puo' rafforzare negli incentivi a favore delle imprese e nella formazione effettiva e nell'esito finale che al termine del triennio deve portare, senza se e senza ma, all'assunzione con un contratto a tempo indeterminato".
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