BARI. Si snodera' fra il Castello Svevo, a Bari, ed il Castello di Wawel, a Cracovia, il 'musical biografico' dedicato alla vita di Bona Sforza d'Aragona, duchessa di Bari e regina di Polonia, al centro del progetto '3 per Bona Sforza', frutto della collaborazione tra Italia, Polonia e Lituania, che vedra' la partecipazione di importanti artisti dei tre Paesi. Il progetto sara' presentato il 3 febbraio al Teatro Petruzzelli di Bari, alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Bari, Michele Emiliano, e di Raffaele Fitto, ex ministro per i Rapporti con le Regioni.
Lo spettacolo si svolgera' contemporaneamente a Bari (primo e terzo atto) e Cracovia (secondo atto) con le rispettive parti trasmesse via satellite su megaschermi nei cortili del Castello Svevo e del Castello di Wawel. Tra gli artisti coinvolti il musicista e compositore Premio Oscar Yan Kaczmarek, la costumista Gabriella Pescucci, anche lei Premio Oscar, il librettista Vincenzo De Vivo e il regista Michal Znanieki.
Fra le figure storiche che hanno segnato i rapporti fra l'Italia e la Polonia, la regina Bona Sforza d'Aragona occupa una posizione di rilievo. Interessante personalita' di una donna del Rinascimento che, vissuta nelle corti italiane di Milano e Napoli, ha portato con se' il buon gusto, la cultura e la cortesia della sua terra d'origine nel paese nordico dove e' giunta come sposa di Sigismondo I Iagellone, per poi terminare la sua vita come duchessa di Bari. Con le sue capacita' personali e con il suo potere ha aperto, dunque, un percorso culturale dalle rive del Mediterraneo ai paesi del nord-est.
IL PERSONAGGIO - Bona Sforza nacque a Milano il 2 Febbraio 1494 da Isabella D'Aragona figlie del Re di Napoli Ferrante, duchessa di Milano, e dal 1499 duchessa di Bari, e da Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano. Nel settembre 1501, insieme alla Duchessa sua madre, prese residenza a Bari, in una Puglia lacerata dalla guerra tra Francesi e Spagnoli dove, il 15 febbraio 1503 ebbe luogo la famosa disfida di Barletta, in cui gli Italiani sconfissero i Francesi. Donna di affascinante bellezza, Bona Sfgorza visse la sua infanzia in ambienti culturalmente raffinati. Dal 1510 al 1517 dimoro' presso la Corte di Napoli, per rimettersi da una malattia.
Il 6 dicembre 1517 Bona Sforza sposava per procura a Napoli Sigismondo I, re di Polonia, divenendo Regina di Polonia, nazione allora potente che comprendeva anche la Lituania, e parte della Bielorussia e dell'Ucraina. In Polonia visse a lungo in un palazzo che ella volle impreziosire con dipinti e arazzi di fattura italiana, portando con se' una piccola corte di poeti, musicisti, astrologi, medici, favorendo cosi' la diffusione in Polonia dello spirito umanistico e rinascimentale italiano e stimolando rapporti culturali tra italiani e polacchi. Alla morte di sua madre Isabella, nel 1524, la Regina Bona prese possesso del ducato di Bari, che governo', stando in Polonia, attraverso suoi procuratori e amministratori.
Il potere di questa sovrana rinascimentale divenne quasi assoluto in Polonia nel terzo decennio del 1500, quando re Sigismondo, ormai troppo vecchio le affido' le redini dello stato polacco. Il suo ideale politico era quello di un assolutismo illuminato. A causa di dissidi con suo figlio Sigismondo II, che l'aveva praticamente estromessa dalla politica, decise poi di ritornare a Bari, dove giunse il 13 maggio 1556. A Bari Bona Sforza si prodigo' ad alleviare le miserie della citta' e fece realizzare varie opere pubbliche fino alla sua morte, avvenuta il 19 novembre 1557.
Lo spettacolo si svolgera' contemporaneamente a Bari (primo e terzo atto) e Cracovia (secondo atto) con le rispettive parti trasmesse via satellite su megaschermi nei cortili del Castello Svevo e del Castello di Wawel. Tra gli artisti coinvolti il musicista e compositore Premio Oscar Yan Kaczmarek, la costumista Gabriella Pescucci, anche lei Premio Oscar, il librettista Vincenzo De Vivo e il regista Michal Znanieki.
Fra le figure storiche che hanno segnato i rapporti fra l'Italia e la Polonia, la regina Bona Sforza d'Aragona occupa una posizione di rilievo. Interessante personalita' di una donna del Rinascimento che, vissuta nelle corti italiane di Milano e Napoli, ha portato con se' il buon gusto, la cultura e la cortesia della sua terra d'origine nel paese nordico dove e' giunta come sposa di Sigismondo I Iagellone, per poi terminare la sua vita come duchessa di Bari. Con le sue capacita' personali e con il suo potere ha aperto, dunque, un percorso culturale dalle rive del Mediterraneo ai paesi del nord-est.
IL PERSONAGGIO - Bona Sforza nacque a Milano il 2 Febbraio 1494 da Isabella D'Aragona figlie del Re di Napoli Ferrante, duchessa di Milano, e dal 1499 duchessa di Bari, e da Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano. Nel settembre 1501, insieme alla Duchessa sua madre, prese residenza a Bari, in una Puglia lacerata dalla guerra tra Francesi e Spagnoli dove, il 15 febbraio 1503 ebbe luogo la famosa disfida di Barletta, in cui gli Italiani sconfissero i Francesi. Donna di affascinante bellezza, Bona Sfgorza visse la sua infanzia in ambienti culturalmente raffinati. Dal 1510 al 1517 dimoro' presso la Corte di Napoli, per rimettersi da una malattia.
Il 6 dicembre 1517 Bona Sforza sposava per procura a Napoli Sigismondo I, re di Polonia, divenendo Regina di Polonia, nazione allora potente che comprendeva anche la Lituania, e parte della Bielorussia e dell'Ucraina. In Polonia visse a lungo in un palazzo che ella volle impreziosire con dipinti e arazzi di fattura italiana, portando con se' una piccola corte di poeti, musicisti, astrologi, medici, favorendo cosi' la diffusione in Polonia dello spirito umanistico e rinascimentale italiano e stimolando rapporti culturali tra italiani e polacchi. Alla morte di sua madre Isabella, nel 1524, la Regina Bona prese possesso del ducato di Bari, che governo', stando in Polonia, attraverso suoi procuratori e amministratori.
Il potere di questa sovrana rinascimentale divenne quasi assoluto in Polonia nel terzo decennio del 1500, quando re Sigismondo, ormai troppo vecchio le affido' le redini dello stato polacco. Il suo ideale politico era quello di un assolutismo illuminato. A causa di dissidi con suo figlio Sigismondo II, che l'aveva praticamente estromessa dalla politica, decise poi di ritornare a Bari, dove giunse il 13 maggio 1556. A Bari Bona Sforza si prodigo' ad alleviare le miserie della citta' e fece realizzare varie opere pubbliche fino alla sua morte, avvenuta il 19 novembre 1557.