Alleanza Pdl-Udc a Lecce: Capone, per Perrone questo o quello pari sono
LECCE. "Le novità del finesettimana dimostrano che la scelta di “Verso Lecce” di correre in maniera autonoma alle prossime amministrative è non soltanto strategica, ma politicamente giusta".
Lo afferma in una nota il candidato sindaco alle amministrative leccese Antonio Capone.
"L’accordo - prosegue - ormai in essere tra Pdl e Udc, un accordo siglato sulla testa dell’attuale primo cittadino che, probabilmente, non gode più della fiducia dei suoi referenti nazionali, dimostra che questo o quello pari sono. In buona sostanza non cambia assolutamente nulla; basta togliere Perrone e metterne un altro che tutto si sistema, tutto si aggiusta e ogni disaccordo si appiana. Ma ciò testimonia la visione personalistica e nominalistica della politica: non si condanna la gestione dissennata di Perrone in continuità con l’impostazione Poli Bortone, eccezion fatta per qualche tardivo ravvedimento. Gli si contestano difetti caratteriali, umani. Lo si chiama “fighetto” lo si appella come “spocchioso”, ma non si entra nel merito di una valutazione amministrativa che non può riguardare solo Perrone, ma molti assessori della sua Giunta. No! Su quelli non si dice nulla, quelli saranno i nuovi compagni di viaggio della grande ammucchiata e si andrà, persino, a recuperare il rapporto con la Poli che sembrava essere la nemica odiatissima".
"A questo punto della vicenda - sottolinea ancora - perché non si recupera anche il rapporto con la Capone e si dà vita, in scala ridotta, e facendo le dovute proporzioni, a ciò che accade a Roma con il Governo Monti, dove sono tutti insieme sulla stessa nave?
Noi pensiamo che le valutazioni che sono state alla base della nascita della nostra lista civica e del suo impegno politico si siano moltiplicate alla luce di questo grande calderone, fatto soltanto per nascondere ai leccesi la verità dei disastri alla realizzazione dei quali, si vede da questo atteggiamento, pare che abbiano partecipato proprio tutti", conclude Capone.
Lo afferma in una nota il candidato sindaco alle amministrative leccese Antonio Capone.
"L’accordo - prosegue - ormai in essere tra Pdl e Udc, un accordo siglato sulla testa dell’attuale primo cittadino che, probabilmente, non gode più della fiducia dei suoi referenti nazionali, dimostra che questo o quello pari sono. In buona sostanza non cambia assolutamente nulla; basta togliere Perrone e metterne un altro che tutto si sistema, tutto si aggiusta e ogni disaccordo si appiana. Ma ciò testimonia la visione personalistica e nominalistica della politica: non si condanna la gestione dissennata di Perrone in continuità con l’impostazione Poli Bortone, eccezion fatta per qualche tardivo ravvedimento. Gli si contestano difetti caratteriali, umani. Lo si chiama “fighetto” lo si appella come “spocchioso”, ma non si entra nel merito di una valutazione amministrativa che non può riguardare solo Perrone, ma molti assessori della sua Giunta. No! Su quelli non si dice nulla, quelli saranno i nuovi compagni di viaggio della grande ammucchiata e si andrà, persino, a recuperare il rapporto con la Poli che sembrava essere la nemica odiatissima".
"A questo punto della vicenda - sottolinea ancora - perché non si recupera anche il rapporto con la Capone e si dà vita, in scala ridotta, e facendo le dovute proporzioni, a ciò che accade a Roma con il Governo Monti, dove sono tutti insieme sulla stessa nave?
Noi pensiamo che le valutazioni che sono state alla base della nascita della nostra lista civica e del suo impegno politico si siano moltiplicate alla luce di questo grande calderone, fatto soltanto per nascondere ai leccesi la verità dei disastri alla realizzazione dei quali, si vede da questo atteggiamento, pare che abbiano partecipato proprio tutti", conclude Capone.