di Nicola Zuccaro. "Quando apprendo che la tifoseria sceglie la sala di un albergo cittadino per discutere sul futuro del Bari, mi ritengo di essere un sindaco fortunato". Dalla sofferenza confidata alla stampa sulle polemiche di cui è stato fatto oggetto nei giorni scorsi sulle vicende societarie alla consolazione per l'atteggiamento civile che i tifosi stanno assumendo per esternare il proprio consenso e la propria preccupazione sulle sorti del blasone biancorosso.
Nel corso della conferenza stampa del 25 Gennaio, Michele Emiliano non si è risparmiato nel dire la sua sia sull'atteggiamento della tifoseria che sulle prossime manifestazioni promosse dalle componenti del tifo organizzato. La prima di esse sarà l'assemblea pubblica convocata dagli ultras in un noto Hotel barese. In merito a questa, come a successive iniziative che emergeranno nel corso della stessa, Michele Emiliano ha espresso la sua ostilità perchè il rischio è quello che un sindaco possa strumentalizzare la preoccupazione e il malumore di una tifoseria per meri fini legati al suo futuro politico-elettorale.
Per il primo cittadino, ex pm, la prudenza non è mai troppa. Sino a che punto? E' la domanda che si pone nel momento in cui Emiliano, nel chiudere la conferenza stampa, ha teso la mano non solo alla tifoseria ma anche all'imprenditoria locale e niente poco di meno che agli attuali proprietari. Una vulnerabilità che accresce la confusione intorno ad un quadro già di per sè confuso poichè, qualche minuto prima, Emiliano aveva preso le distanze sia dai Matarrese che dall'imprenditoria locale. Nei confronti di quest'ultima, il sindaco ha rimarcato che l'esclusiva relazione con la stessa non giova positivamente all'immagine di qualsiasi altro primo cittadino. Fino a che punto tale posizione è coerente e veritiera? Il detto secondo il quale le bugie hanno le gambe corte in questo caso è perfettamente reale.
Nel corso della conferenza stampa del 25 Gennaio, Michele Emiliano non si è risparmiato nel dire la sua sia sull'atteggiamento della tifoseria che sulle prossime manifestazioni promosse dalle componenti del tifo organizzato. La prima di esse sarà l'assemblea pubblica convocata dagli ultras in un noto Hotel barese. In merito a questa, come a successive iniziative che emergeranno nel corso della stessa, Michele Emiliano ha espresso la sua ostilità perchè il rischio è quello che un sindaco possa strumentalizzare la preoccupazione e il malumore di una tifoseria per meri fini legati al suo futuro politico-elettorale.
Per il primo cittadino, ex pm, la prudenza non è mai troppa. Sino a che punto? E' la domanda che si pone nel momento in cui Emiliano, nel chiudere la conferenza stampa, ha teso la mano non solo alla tifoseria ma anche all'imprenditoria locale e niente poco di meno che agli attuali proprietari. Una vulnerabilità che accresce la confusione intorno ad un quadro già di per sè confuso poichè, qualche minuto prima, Emiliano aveva preso le distanze sia dai Matarrese che dall'imprenditoria locale. Nei confronti di quest'ultima, il sindaco ha rimarcato che l'esclusiva relazione con la stessa non giova positivamente all'immagine di qualsiasi altro primo cittadino. Fino a che punto tale posizione è coerente e veritiera? Il detto secondo il quale le bugie hanno le gambe corte in questo caso è perfettamente reale.
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