Bari: consegnate le Chiavi della Memoria a Gianni Antonucci

di Nicola Zuccaro. Una Sala Dalfino gremita in ogni ordine di posto per dire grazie a chi manifesta dal lontano 3 Gennaio 1937 la passione per i colori della Bari. Lui è il
Professore (come soprannominato dall'ottimo collega Enzo Tamborra) Gianni Antonucci. Nato a Toritto il 19 Novembre 1928 da genitori insegnanti ha incarnato sia nella sua
lunga carriera professionale che lo ha visto Ispettore del Fisco per la verifica dei bilanci anche di grandi gruppi industriali che in quella giornalistica (fu responsabile della redazione pugliese del Corriere dello Sport) valori quali il rispetto e la correttezza tanto da procuragli quella stima e affetto così come testimoniate nella serata di Martedì 10 Gennaio 2012.
Ricca la sua carriera da pubblicista che vanta, oltre alle numerose collaborazioni con le più importanti e gloriose testate giornalistiche nazionali, anche una lunga schiera di libri sulla storia del Bari; una per tutti considerata la facile declinazione del suo titolo: "Bari Sì, Bari No".
In questo, come negli altri, Gianni Antonucci ha cercato di contestualizzare le vicende del sodalizio calcistico con quelle legate alla storia cittadina tanto da poter scrivere che sulla base della sua passione per la squadra di calcio e per la città, il (professor) Gianni Antonucci ha i titoli per poter essere insignito non solo delle Chiavi della Città ma anche e sopratutto di quello di storico del Bari e di Bari.
Il ricco patrimonio costruito su costanti ricerche di dati e di date può rappresentare in un momento difficile per l'As Bari e per l'economia nazionale uno stimolo per voltar pagina manifestando quel mix fra orgoglio meridionale, amore per la Terra di Bari, fiscalità nei numeri, amore per la ricerca, correttezza nell'informazione. Qualità che sono state evidenziate dal Sindaco di Bari Michele Emiliano, dal Presidente della Provincia di Bari Schittulli, dal Presidente della Popolare di Bari Iacobini, dal Magnifico Rettore dell'Università di Bari Petrocelli e dai direttori della Gazzetta del Mezzogiorno, in ordine cronologico Lino Patruno e Giuseppe De Tommaso.

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