BARI. Gianni Antonucci è ancora più vicino alla sua Bari. Ieri il sindaco Michele Emiliano ha consegnato le Chiavi della Città al giornalista sportivo, straordinaria memoria storica della squadra di calcio del Bari. "Una scelta doverosa - ha dichiarato il sindaco - di fronte a un personaggio poliedrico, ma soprattutto il dovuto riconoscimento a un uomo che ama la sua gente in modo incredibile, difendendola da tutto e da tutti".
A celebrare Gianni Antonucci per l'inestimabile opera di ricostruzione di quasi 104 anni di storia del club biancorosso e l'illustre carriera di giornalista sportivo, anche il presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, il direttore responsabile della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso, il giornalista Lino Patruno, il rettore dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari Corrado Petrocelli. e il presidente della Banca Popolare di Bari Marco Iacobini.
Prima della cerimonia, un video ha ripercorso le principali tappe della sua carriera e le sue tante fatiche letterarie, tra cui spiccano gli oltre dieci volumi dedicati al Bari e il suo ruolo di direttore editoriale del mensile "Il Bari", rivista ufficiale della società.
"Sono davvero molto emozionato - ha detto Antonucci - soprattutto per la partecipazione di tante persone che spontaneamente hanno voluto venire qui a salutare un amico. Quella di quest'oggi è una circostanza che mi lusinga e che reputo come il riconoscimento di tutti i baresi per la mia grande passione per il Bari".
GIANNI ANTONUCCI - NOTE BIOGRAFICHE
La passione per l'informazione gli ha fatto abbandonare, anni fa, il ruolo che ha ricoperto per oltre un ventennio al Ministero delle Finanze.
Gianni Antonucci ha così realizzato il sogno di una vita, che lo ha visto cercare, scrivere e pubblicare la lunga storia del Bari calcio, raccontata in diversi volumi a cominciare dal primo, nel 1977: "Bari si, Bari no". Per continuare, poi, con "Il Bari dei Matarrese", "La serie A", "Gli ottant'anni dei biancorossi", "Il Bari e il Mondiale", "L'anno del gambero per il Bari", "La lunga storia dei novant'anni", "Bari ed il Bari in un secolo", con l'ultimo "30 volte e 1000 partite in A".
È stato questo il suo grande hobby, anche quando ha lavorato come ispettore fiscale effettuando verifiche presso i più importanti complessi industriali italiani nonché presso diversi istituti bancari. Sui temi tributari, d'altronde, Antonucci vanta più di cinquanta pubblicazioni, oltre ad aver curato per quarant'anni, dal 1962 al 2002, la rubrica "Il Fisco" su "La Gazzetta del Mezzogiorno", per la quale ha confezionato una serie di speciali in occasione delle principali manovre fiscali. Per conto del Ministero delle Finanze ha effettuato diversi studi di settore.
È stato presidente dei collegi sindacali di molte società, in particolar modo della Cassa di Risparmio di Puglia e, più recentemente, della Banca Popolare di Bari, alla quale ha dedicato due splendidi volumi e per la quale ha curato la pubblicazione delle storie del Circolo Canottieri Barion e del Circolo della Vela.
Ha diretto per dodici anni la redazione pugliese del Corriere dello Sport ed è stato inviato di diverse testate. Da quindici anni è direttore editoriale del mensile "Il Bari" per il quale ha messo a disposizione il suo vasto archivio fotografico (oltre 50 mila foto) sulla squadra biancorossa. È l'indiscusso punto di riferimento per chiunque sia interessato a notizie sul Bari di ieri e di oggi; non a caso da ogni parte d'Italia si rivolgono a lui per i dettagli su episodi e foto d'epoca.
A celebrare Gianni Antonucci per l'inestimabile opera di ricostruzione di quasi 104 anni di storia del club biancorosso e l'illustre carriera di giornalista sportivo, anche il presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, il direttore responsabile della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso, il giornalista Lino Patruno, il rettore dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari Corrado Petrocelli. e il presidente della Banca Popolare di Bari Marco Iacobini.
Prima della cerimonia, un video ha ripercorso le principali tappe della sua carriera e le sue tante fatiche letterarie, tra cui spiccano gli oltre dieci volumi dedicati al Bari e il suo ruolo di direttore editoriale del mensile "Il Bari", rivista ufficiale della società.
"Sono davvero molto emozionato - ha detto Antonucci - soprattutto per la partecipazione di tante persone che spontaneamente hanno voluto venire qui a salutare un amico. Quella di quest'oggi è una circostanza che mi lusinga e che reputo come il riconoscimento di tutti i baresi per la mia grande passione per il Bari".
GIANNI ANTONUCCI - NOTE BIOGRAFICHE
La passione per l'informazione gli ha fatto abbandonare, anni fa, il ruolo che ha ricoperto per oltre un ventennio al Ministero delle Finanze.
Gianni Antonucci ha così realizzato il sogno di una vita, che lo ha visto cercare, scrivere e pubblicare la lunga storia del Bari calcio, raccontata in diversi volumi a cominciare dal primo, nel 1977: "Bari si, Bari no". Per continuare, poi, con "Il Bari dei Matarrese", "La serie A", "Gli ottant'anni dei biancorossi", "Il Bari e il Mondiale", "L'anno del gambero per il Bari", "La lunga storia dei novant'anni", "Bari ed il Bari in un secolo", con l'ultimo "30 volte e 1000 partite in A".
È stato questo il suo grande hobby, anche quando ha lavorato come ispettore fiscale effettuando verifiche presso i più importanti complessi industriali italiani nonché presso diversi istituti bancari. Sui temi tributari, d'altronde, Antonucci vanta più di cinquanta pubblicazioni, oltre ad aver curato per quarant'anni, dal 1962 al 2002, la rubrica "Il Fisco" su "La Gazzetta del Mezzogiorno", per la quale ha confezionato una serie di speciali in occasione delle principali manovre fiscali. Per conto del Ministero delle Finanze ha effettuato diversi studi di settore.
È stato presidente dei collegi sindacali di molte società, in particolar modo della Cassa di Risparmio di Puglia e, più recentemente, della Banca Popolare di Bari, alla quale ha dedicato due splendidi volumi e per la quale ha curato la pubblicazione delle storie del Circolo Canottieri Barion e del Circolo della Vela.
Ha diretto per dodici anni la redazione pugliese del Corriere dello Sport ed è stato inviato di diverse testate. Da quindici anni è direttore editoriale del mensile "Il Bari" per il quale ha messo a disposizione il suo vasto archivio fotografico (oltre 50 mila foto) sulla squadra biancorossa. È l'indiscusso punto di riferimento per chiunque sia interessato a notizie sul Bari di ieri e di oggi; non a caso da ogni parte d'Italia si rivolgono a lui per i dettagli su episodi e foto d'epoca.
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