Bari: nuovo maxi-sequestro a clan Di Cosola-Stramaglia, anche salottificio e istituto di bellezza
BARI. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari (Nucleo polizia tributaria) hanno sequestrato beni mobili e immobili, oltre ad alcune societa' e ditte individuali, riconducibili a diversi affiliati ai clan Di Cosola e Stramaglia, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalita' Organizzata (Scico) di Roma. Il valore dei beni ammonta ad oltre 8 milioni di euro.
I provvedimenti sono stati emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari a seguito di indagini patrimoniali, in applicazione della norma antimafia che permette di 'aggredire' i patrimoni riconducibili, direttamente o indirettamente, tramite familiari e/o interposte persone, agli indagati per determinate tipologie di reati (traffico di sostanze stupefacenti, usura, estorsione, riciclaggio ecc.).
OPERAZIONE HINTERLAND - Le persone interessate dalla misura cautelare patrimoniale sono state coinvolte nell'operazione 'Hinterland', condotta dalla Squadra Mobile di Bari e conclusasi nel novembre del 2010 con l'arresto di 92 appartenenti alle due pericolose compagini criminali (Di Cosola-Stramaglia), tra cui il noto pregiudicato Antonio Di Cosola, ritenuto capo clan dell'omonimo sodalizio. Per loro le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da guerra ed estorsione.
LE INDAGINI - I sequestri dei beni sono scaturiti dagli accertamenti patrimoniali condotti attraverso l'incrocio delle risultanze ricavabili dalle banche dati in uso al Corpo (Anagrafe Tributaria, Camera di Commercio, Pubblico registro automobilistico., Catasto ecc.) grazie alle quali e' stato possibile tracciare un puntuale ed analitico profilo patrimoniale dei soggetti indagati e dei loro familiari conviventi.
'MOLECOLA' - Le Fiamme Gialle si sono avvalse di sofisticati sistemi informatici (il noto applicativo 'Molecola) che hanno consentito di evidenziare una netta sproporzione tra l'elevato tenore di vita degli arrestati ed i redditi dichiarati da considerarsi sulla soglia della poverta' e dell'analisi delle risultanze investigative emerse dell'ambito dell'operazione 'Hinterland'.
I SEQUESTRI - Tra i beni sequestrati spiccano 25 appartamenti, 3 societa' e relativi complessi aziendali, 2 ditte individuali, a Bari, Cassano delle Murge e Santeramo in Colle, 8 auto, 5 motoveicoli. Tra le imprese sequestrate un salottificio, un istituto di bellezza, 2 esercizi commerciali per la vendita a dettaglio di calzature ed articoli per la casa. L'intero patrimonio sequestrato e' stato affidato ad alcuni amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Bari anche al fine di assicurare il regolare prosieguo delle attivita' imprenditoriali.
I provvedimenti sono stati emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari a seguito di indagini patrimoniali, in applicazione della norma antimafia che permette di 'aggredire' i patrimoni riconducibili, direttamente o indirettamente, tramite familiari e/o interposte persone, agli indagati per determinate tipologie di reati (traffico di sostanze stupefacenti, usura, estorsione, riciclaggio ecc.).
OPERAZIONE HINTERLAND - Le persone interessate dalla misura cautelare patrimoniale sono state coinvolte nell'operazione 'Hinterland', condotta dalla Squadra Mobile di Bari e conclusasi nel novembre del 2010 con l'arresto di 92 appartenenti alle due pericolose compagini criminali (Di Cosola-Stramaglia), tra cui il noto pregiudicato Antonio Di Cosola, ritenuto capo clan dell'omonimo sodalizio. Per loro le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da guerra ed estorsione.
LE INDAGINI - I sequestri dei beni sono scaturiti dagli accertamenti patrimoniali condotti attraverso l'incrocio delle risultanze ricavabili dalle banche dati in uso al Corpo (Anagrafe Tributaria, Camera di Commercio, Pubblico registro automobilistico., Catasto ecc.) grazie alle quali e' stato possibile tracciare un puntuale ed analitico profilo patrimoniale dei soggetti indagati e dei loro familiari conviventi.
'MOLECOLA' - Le Fiamme Gialle si sono avvalse di sofisticati sistemi informatici (il noto applicativo 'Molecola) che hanno consentito di evidenziare una netta sproporzione tra l'elevato tenore di vita degli arrestati ed i redditi dichiarati da considerarsi sulla soglia della poverta' e dell'analisi delle risultanze investigative emerse dell'ambito dell'operazione 'Hinterland'.
I SEQUESTRI - Tra i beni sequestrati spiccano 25 appartamenti, 3 societa' e relativi complessi aziendali, 2 ditte individuali, a Bari, Cassano delle Murge e Santeramo in Colle, 8 auto, 5 motoveicoli. Tra le imprese sequestrate un salottificio, un istituto di bellezza, 2 esercizi commerciali per la vendita a dettaglio di calzature ed articoli per la casa. L'intero patrimonio sequestrato e' stato affidato ad alcuni amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Bari anche al fine di assicurare il regolare prosieguo delle attivita' imprenditoriali.
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