Bari: sequestrati 12 mln di contributi pubblici ai furbetti del turistico-alberghiero

BARI. Un sequestro preventivo di quasi 12 milioni di euro relativo a finanziamenti pubblici concessi in base alla legge 488 del 1992 e' stato eseguito in mattinata da militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari. Il provvedimento e' stato emesso dal gip del Triunale del capoluogo pugliese su richiesta della Procura della Repubblica.

I destinatari del provvedimento sono le societa' baresi beneficiarie 'Futura Bari srl' , 'Castellaneta domus srl', (entrambe oggi Tecnodelta Costruzioni spa'), 'Immobiliare Brindisi Paradiso srl (oggi 'Villaggio dei turchesi srl'), riconducibili ad uno stesso gruppo imprenditoriale, del settore turistico-alberghiero e industriale. Gli amministratori delle numerose imprese coinvolte nel sistema illecito si sono resi responsabili, secondo la Procura, di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico.

L'INCHIESTA - L'inchiesta e' partita nel 2008 ed e' stata diretta al controllo dei fondi pubblici per il sostegno all'attivita' imprenditoriale. Gli aiuti si sono sostanziati nella concessione di contributi a fondo perduto da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per un totale di circa 23 milioni di euro a varie societa' riconducibili ad un importante gruppo imprenditoriale barese per la realizzazione di nuove strutture turistico-alberghiero, industriali e per la ristrutturazione di un centro medico-sportivo, nelle province di Bari, Taranto e Barletta-Andria-Trani.

LE INDAGINI - Sono stati esaminati numerosi documenti bancari, contabili ed extracontabili, ascoltate diverse persone, controllati enti pubblici, societa' del gruppo ed imprese fornitrici. Le Fiamme Gialle hanno potuto cosi' rilevare irregolarita' e gravi violazioni dei requisiti fissati per la concessione dei contributi dal Ministero. In particolare la presentazione di documentazione circa la disponibilita' dei suoli e il rispetto dei vincoli edilizi, urbanistici e di destinazione d'uso, sui quali realizzare gli investimenti produttivi cofinanziati dallo Stato, era ideologicamente falsa.

SIMULATI APPORTI DI CAPITALE PER ALMENO 40 MLN - Inoltre sarebbero stati simulati apporti di capitale nei vari progetti d'investimento per almeno 40 milioni di euro, documentati al Ministero solo per poter ottenere gli acconti dei finanziamenti. Le indagini hanno svelato una fitta ed intricata rete di movimentazioni bancarie attivate dagli amministratori di 15 societa' 'satellite' attraverso un'abile opera di trasferimento di fondi all'interno dello stesso circuito societario, al solo fine di prospettare una situazione patrimoniale delle imprese beneficiarie diversa da quella reale.

PROCURA BARI VERSO APPELLO A RIESAME - La Procura della Repubblica di Bari promuovera' appello al Tribunale del Riesame per i contributi gia' erogati (pari ad ulteriori 11 milioni di euro) e per i quali il gip di Bari ha rigettato, in prima istanza, la richiesta di sequestro ritenendo prescritte le ipotesi di reato. Per i magistrati l'erogazione dei finanziamenti pubblici e' stata rateizzata nel tempo, dando luogo ad un reato a 'consumazione prolungata' che si consuma con l'ultimo rateo che non e' stato ancora percepito; ''principio riconosciuto dalla Suprema Corte di Cassazione - fa notare la Procura in una nota - ed in casi recenti, ad esempio il sequestro preventivo emesso nei confronti di Luigi Farace (ex presidente della Camera di Commercio di Bari ndr), dallo stesso ufficio Gip''.

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