Benzina: continua in Sicilia la protesta dei forconi

PALERMO. Dalla notte scorsa sono diventati meno serrati i blocchi dei Tir che da lunedì paralizzano la Sicilia. Alcune autobotti sono uscite dalla raffineria di Priolo e hanno rifornito 3-4 stazioni di servizio in provincia di Siracusa. Ma l'intervento, parziale - e' stato spiegato - serve solo a dare un segnale ai gravi disagi dei cittadini.

Tuttavia, ancora stamane blocchi restano a caselli di San Gregorio, con forti disagi in direzione di Messina e Catania. Cosi' anche nella Valle dei Templi, ad Agrigento.

Capofila delle proteste è il Movimento dei forconi che proseguira' con presidi a macchia di leopardo consentendo il passaggio delle autocisterne con il carburante e dei tir con i generi di prima necessita', chiudendo e aprendo i blocchi a intermittenza. Ma cio' non avviene, almeno in queste ore, con la rapidita' sperata soprattutto dopo la mediazione raggiunta ieri in alcune prefetture dell'Isola.

I manifestanti andranno avanti in questo modo per altri cinque giorni, sette a Palermo. Occhi puntati sul vertice di mercoledi', quando il governatore Raffaele Lombardo incontrera' Mario Monti che ieri in una trasmissione aveva parlato di "fenomeni gravi e inquietanti". Nella bozza del decreto infrastrutture all'esame del Consiglio dei ministri sono state previste misure a sostegno dell'autotrasporto. La norma prevede un anticipo del recupero delle accise per gli autotrasportatori.

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