LECCE. Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, risponde agli esponenti della giunta regionale sui finanziamenti che, in questi anni, sarebbero arrivati a Lecce e nel Salento.
Lungi dal voler sottrarre tempo ai candidati delle primarie del centrosinistra, che in queste ore dovrebbero confrontarsi sulle idee da proporre ai leccesi, da sindaco di questa città , sostiene Perrone, mi ritrovo costretto a rispondere alle ennesime esternazioni che vengono da esponenti della giunta regionale pugliese. Nessuna polemica di carattere territoriale, la mia. Semplicemente la constatazione di un dato di fatto. Le iniziative della nostra città , rispetto a quelle del resto della Puglia, sono sempre state penalizzate. Mi pare di ricordare lodevoli ma pochi interventi: tra questi, le risorse destinate al Balletto del Sud o quelle riservate alle Officine Cantelmo. Per il resto, l'elenco dei finanziamenti regionali su Lecce registra soltanto poche iniziative, accordate per lo più per accontentare qualche amico vicino al centrosinistra.
Alla Regione che sbandiera i 3 milioni e 400mila euro di fondi destinati a Lecce nell'ultimo biennio, pensando di meritare un premio per la graziosa elargizione, rispondo che queste somme sono irrisorie, se paragonate a quelle che le altre regioni d'Italia destinano alle città d'arte come Lecce, e soprattutto se messe a confronto con la pioggia di finanziamenti riservati al capoluogo di regione. Le nostre peculiarità sono diverse. Ma quando si parla di arte, di cultura e di spettacolo, con orgoglio dico che non siamo secondi a nessuno. Anzi. Siamo trainanti nel panorama nazionale e internazionale.
La titolarità del BIFEST é nelle mani della Regione Puglia, che lo ha organizzato attraverso l'Apulia Film Commission. Quindi, non del Comune di Bari e non della Provincia di Bari.
Perché la Regione, chiede Perrone, titolare del festival, non ha pensato di organizzare, attraverso la stessa Apulia Film Commission, anche il Festival del Cinema Europeo?
Perché la Regione non ha riservato un apposito avviso pubblico rivolto alle amministrazioni locali per l'organizzazione dei festival, considerato che quello allo Spettacolo a cui abbiamo partecipato prevedeva un cofinanziamento del 50% a carico delle amministrazioni comunali (il Comune di Bari non ha di certo cofinanziato per il 50% il BIFEST)?
Sono queste le mie domande su un festival finanziato dalla Regione per un milione e 300mila euro derivanti unicamente dalla tasche dei pugliesi.
A chi mi accusa, sottolinea Perrone, di aver tartassato di telefonate la vicepresidente della giunta regionale per la questione Lodo Leadri, rispondo che é il minimo che un sindaco potesse fare per la sua città . Questo, mentre gli esponenti del Pd leccese si affaticavano a organizzare riunioni per evitare che le risorse liberate giungessero a Lecce, e quindi tifando contro la città cui appartengono.
A chi mi chiede un confronto pubblico, rispondo che mi confronterò soltanto con il candidato del centrosinistra. Gli aspiranti, per il momento, pensassero a vincere le primarie.
A chi mi accusa di far pagare ai leccesi il prezzo di una alleanza con il Movimento Regione Salento, rilevo il baricentrismo del governo Vendola da molto prima che il movimento nascesse. Non credo che l'istituzione di una nuova regione possa totalmente risolvere questo problema. A Paolo Pagliaro - e questo l'ho sempre sostenuto - riconosco però la capacità di aver aperto un dibattito sul tema", conclude il primo cittadino leccese.
Lungi dal voler sottrarre tempo ai candidati delle primarie del centrosinistra, che in queste ore dovrebbero confrontarsi sulle idee da proporre ai leccesi, da sindaco di questa città , sostiene Perrone, mi ritrovo costretto a rispondere alle ennesime esternazioni che vengono da esponenti della giunta regionale pugliese. Nessuna polemica di carattere territoriale, la mia. Semplicemente la constatazione di un dato di fatto. Le iniziative della nostra città , rispetto a quelle del resto della Puglia, sono sempre state penalizzate. Mi pare di ricordare lodevoli ma pochi interventi: tra questi, le risorse destinate al Balletto del Sud o quelle riservate alle Officine Cantelmo. Per il resto, l'elenco dei finanziamenti regionali su Lecce registra soltanto poche iniziative, accordate per lo più per accontentare qualche amico vicino al centrosinistra.
Alla Regione che sbandiera i 3 milioni e 400mila euro di fondi destinati a Lecce nell'ultimo biennio, pensando di meritare un premio per la graziosa elargizione, rispondo che queste somme sono irrisorie, se paragonate a quelle che le altre regioni d'Italia destinano alle città d'arte come Lecce, e soprattutto se messe a confronto con la pioggia di finanziamenti riservati al capoluogo di regione. Le nostre peculiarità sono diverse. Ma quando si parla di arte, di cultura e di spettacolo, con orgoglio dico che non siamo secondi a nessuno. Anzi. Siamo trainanti nel panorama nazionale e internazionale.
La titolarità del BIFEST é nelle mani della Regione Puglia, che lo ha organizzato attraverso l'Apulia Film Commission. Quindi, non del Comune di Bari e non della Provincia di Bari.
Perché la Regione, chiede Perrone, titolare del festival, non ha pensato di organizzare, attraverso la stessa Apulia Film Commission, anche il Festival del Cinema Europeo?
Perché la Regione non ha riservato un apposito avviso pubblico rivolto alle amministrazioni locali per l'organizzazione dei festival, considerato che quello allo Spettacolo a cui abbiamo partecipato prevedeva un cofinanziamento del 50% a carico delle amministrazioni comunali (il Comune di Bari non ha di certo cofinanziato per il 50% il BIFEST)?
Sono queste le mie domande su un festival finanziato dalla Regione per un milione e 300mila euro derivanti unicamente dalla tasche dei pugliesi.
A chi mi accusa, sottolinea Perrone, di aver tartassato di telefonate la vicepresidente della giunta regionale per la questione Lodo Leadri, rispondo che é il minimo che un sindaco potesse fare per la sua città . Questo, mentre gli esponenti del Pd leccese si affaticavano a organizzare riunioni per evitare che le risorse liberate giungessero a Lecce, e quindi tifando contro la città cui appartengono.
A chi mi chiede un confronto pubblico, rispondo che mi confronterò soltanto con il candidato del centrosinistra. Gli aspiranti, per il momento, pensassero a vincere le primarie.
A chi mi accusa di far pagare ai leccesi il prezzo di una alleanza con il Movimento Regione Salento, rilevo il baricentrismo del governo Vendola da molto prima che il movimento nascesse. Non credo che l'istituzione di una nuova regione possa totalmente risolvere questo problema. A Paolo Pagliaro - e questo l'ho sempre sostenuto - riconosco però la capacità di aver aperto un dibattito sul tema", conclude il primo cittadino leccese.