Calcio: un Bari corsaro manda in goal la coppia Caputo-Stojan

di Nicola Zuccaro. Vincere per la sesta volta in trasferta lungo questo campionato su un campo, l'Ossola di Varese, che in passato ha riservato delle amarezze al Bari. Un successo che mancando da 27 anni inaugura nel migliore dei modi il girone di ritorno, alla vigilia del compleanno n.104 del Galletto.
Si è visto, per la prima volta lungo questo torneo, un Bari intraprendente tanto da passare al 7' in vantaggio con un inserimento di Caputo che raccogliendo un rinvio maldestro della difesa varesina si invola verso la porta avversaria siglando di interno l'1-0. Buona la prova della difesa barese, capace di affrontare a testa alta un Varese mai domo, sopratutto nel secondo tempo quando al 32' Stoian spedisce in rete una palla deviata dal legno precedentemente colpito da capitan Donati. L'innesto di Castillo nell'ultimo quarto d'ora ha consentito al Bari di poter affondare ma lo stesso argentino svirgolettava dinnanzi alla porta difesa da Bressan.
Da annotare la degna prestazione dell'estremo difensore varesino che con non pochi interventi prodigiosi ha evitato ai padroni di casa un passivo più pesante. Da Varese torna un Bari che inizia a delineare una propria identità di gioco a partire dal reparto avanzato. Si può finalmente scrivere di aver trovato quella coppia del goal nel duo Caputo-Stoian e un centrocampo che, se nelle prossime settimane sarà privo di Donati per le note esigenze di cassa, ha trovato nella trasferta varesina in Scavone, Defendi e in un ritrovato De Falco, dei validi punti di riferimento. Aspettando la new entry Romizi si legge nel contempo una classifica che vede il Bari con 29 punti, a ridosso della zona play off in compagnia del Cittadella, del Grosseto e della Sampdoria. Un terzetto contro il quale i Galletti dovranno sgomitare per accedere al settore di classifica che conta, a partire dalla prossima sfida interna in programma al San Nicola alle 15 di Sabato 21 Gennaio. Avversario quel Modena che, bloccato in casa da una tosta Reggina, ha visto negarsi dal direttore di gara la rete del 4-3. Una segnatura che, in chiave salvezza, avrebbe potuto ossigenare di molto una classifica che alla prima ritorno resta ancora corta.

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