BARI. "E' stupefacente leggere le dichiarazioni del presidente Vendola a margine dell'incontro con il ministro Passera sulla questione Trenitalia. Il comandante capo di Sel scopre ora che i pugliesi sono costretti a viaggiare su vagoni sporchi, freddi in inverno e caldi in estate".
Lo ha detto il consigliere regionale e vicecapogruppo Pdl, Massimo Cassano.
"Potremmo aggiungere - spiega Cassano - che i pugliesi non possono fruire di una linea ad alta velocità lungo l'Adriatico, che un convoglio per raggiungere Bolzano ci mette più di dodici ore, e che il servizio auto più treno è limitato a pochi treni, verso pochissime località , in pochi mesi dell'anno. Potremmo ricordare a Vendola che i pugliesi sono costretti in stazioni in stato di semiabbandono, che non tutta la Puglia è coperta dalle rotaie, che i nostri pendolari e studenti viaggiano ogni giorno su carri bestiame roventi in estate e gelidi in inverno, ammassati come fiammiferi in una scatola.
Vogliamo ricordare a Vendola, che la battaglia per un servizio decente di trasporto su rotaia dalla Puglia verso il Nord, dalla Puglia verso il resto del Sud, e all'interno della Puglia, non può e non deve essere l'ennesima vetrina mediatica in cui tuffarsi con inutili e sterili proclami di “rivolte popolari”, nel tentativo di agguantare una manciata di voti. No, non questa volta. Siamo di fronte e scelte e strategie politiche e amministrative che devono essere portate avanti da tutte quelle forze sane del territorio, in modo trasversale, senza marchi, slogan, improbabili promesse.
Alle “minacce” di Trenitalia si risponde compatti, costruendo insieme quel fronte comune istituzionale che racchiude in se stesso la forza per il riconoscimento di sacrosanti diritti. Ed è proprio quanto da tempo ormai – avvertiamo Vendola – sta facendo un'intera classe politica locale con in prima linea parlamentari, consiglieri regionali e sindaci. Una politica che per una volta dimentica l'apparire e si impegna nel fare e che ha portato ad un primo passo importante proprio nelle dichiarazioni del ministro Passera sulla riapertura del confronto con le Regioni, e in particolare con la Puglia, sul tema dei trasporti ferroviari.
Il diritto alla mobilità , in una Paese che vuol dirsi civile e moderno, deve essere garantito in modo assoluto e incondizionato. Non può e non deve diventare un diritto da “agitare” in odore di elezioni", conclude il vicecapogruppo Pdl.
Lo ha detto il consigliere regionale e vicecapogruppo Pdl, Massimo Cassano.
"Potremmo aggiungere - spiega Cassano - che i pugliesi non possono fruire di una linea ad alta velocità lungo l'Adriatico, che un convoglio per raggiungere Bolzano ci mette più di dodici ore, e che il servizio auto più treno è limitato a pochi treni, verso pochissime località , in pochi mesi dell'anno. Potremmo ricordare a Vendola che i pugliesi sono costretti in stazioni in stato di semiabbandono, che non tutta la Puglia è coperta dalle rotaie, che i nostri pendolari e studenti viaggiano ogni giorno su carri bestiame roventi in estate e gelidi in inverno, ammassati come fiammiferi in una scatola.
Vogliamo ricordare a Vendola, che la battaglia per un servizio decente di trasporto su rotaia dalla Puglia verso il Nord, dalla Puglia verso il resto del Sud, e all'interno della Puglia, non può e non deve essere l'ennesima vetrina mediatica in cui tuffarsi con inutili e sterili proclami di “rivolte popolari”, nel tentativo di agguantare una manciata di voti. No, non questa volta. Siamo di fronte e scelte e strategie politiche e amministrative che devono essere portate avanti da tutte quelle forze sane del territorio, in modo trasversale, senza marchi, slogan, improbabili promesse.
Alle “minacce” di Trenitalia si risponde compatti, costruendo insieme quel fronte comune istituzionale che racchiude in se stesso la forza per il riconoscimento di sacrosanti diritti. Ed è proprio quanto da tempo ormai – avvertiamo Vendola – sta facendo un'intera classe politica locale con in prima linea parlamentari, consiglieri regionali e sindaci. Una politica che per una volta dimentica l'apparire e si impegna nel fare e che ha portato ad un primo passo importante proprio nelle dichiarazioni del ministro Passera sulla riapertura del confronto con le Regioni, e in particolare con la Puglia, sul tema dei trasporti ferroviari.
Il diritto alla mobilità , in una Paese che vuol dirsi civile e moderno, deve essere garantito in modo assoluto e incondizionato. Non può e non deve diventare un diritto da “agitare” in odore di elezioni", conclude il vicecapogruppo Pdl.
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