BARI. E' stata rigettata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Antonio Diella, la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica su una data di un verbale di audizione di Filippo Pappalardi, padre dei due fratelli di Gravina, Francesco e Salvatore, che sarebbe stata cambiata a penna e ritardata di circa due mesi. Ora gli inquirenti dovranno approfondire la questione e entro tre mesi valutare nuovamente.
Al centro dell'inchiesta una deposizione del padre dei due ragazzini, scomparsi agli inizi di giugno del 2006 e ritrovati morti oltre un anno e mezzo dopo in un pozzo di una casa abbandonata di Gravina.
Il verbale risultava posticipato di circa due mesi tanto che quell'audizione venne annoverata tra gli indizi a suo carico al momento dell'arresto dell'uomo, accusato di aver ucciso i figli, per il ritardo con il quale, secondo la Procura, aveva riferito i fatti. Il fascicolo dell'indagine di cui la Procura ha chiesto l'archiviazione non contiene ipotesi di reato, ne' ci sono indagati.
Al centro dell'inchiesta una deposizione del padre dei due ragazzini, scomparsi agli inizi di giugno del 2006 e ritrovati morti oltre un anno e mezzo dopo in un pozzo di una casa abbandonata di Gravina.
Il verbale risultava posticipato di circa due mesi tanto che quell'audizione venne annoverata tra gli indizi a suo carico al momento dell'arresto dell'uomo, accusato di aver ucciso i figli, per il ritardo con il quale, secondo la Procura, aveva riferito i fatti. Il fascicolo dell'indagine di cui la Procura ha chiesto l'archiviazione non contiene ipotesi di reato, ne' ci sono indagati.
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