Concordia: 6 passeggeri chiedono risarcimento di 460 mln
di Redazione. Sei passeggeri della Concordia hanno presentato a Miami una richiesta di risarcimento per 460 milioni di dollari (350 milioni di euro) alla Carnival Corporation e alla Costa Crociera per l'angoscia provata durante il naufragio della nave all'isola del Giglio.
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L'avvocato Marc Bern ha riferito di aver presentato la richiesta nella citta' in cui ha la sede legale la Carnival a nome di due coppie americane e una italiana. Si tratta di Geoffry e Nancy Scimone della Florida, Mario e Nancy Lofaro di New York e degli italiani Ernesto Carusotti e Paola Falcovi.
Nella denuncia si accusano la Carnival e la Costa di "negligenza marittima" e di condotta negligente perche' la Concordia aveva deviato dalla sua rotta e si era avvicinata troppo agli scogli.
Intanto il Codacons contesta fortemente l’accordo raggiunto tra alcune associazioni dei consumatori, Astoi e Costa Crociere in base al quale viene riconosciuto un risarcimento di soli 14.000 euro in favore dei passeggeri della Costa Concordia che non hanno subito danni fisici.
“Si tratta di una elemosina che i passeggeri della nave non devono assolutamente accettare – afferma il Presidente Carlo Rienzi – E’ assurda poi la distinzione contenuta nell’accordo tra chi ha subito danni fisici e chi invece non ha riportato ferite: i danni fisici, infatti, sono anche quelli di tipo fisiopsichico, non solo fratture o lesioni fisiche tangibili. Per questo invitiamo i passeggeri della Concordia a sottoporsi a visite mediche che certifichino lo stress psicofisico subito ed eventuali effetti psichici permanenti, che darebbero loro diritto a risarcimenti ben superiori alla misera cifra di 14.000 euro”.
Il Codacons rivolge quindi un appello ai naufraghi del Giglio: non accettate l’accordo in questione e non firmate alcunché! L’unica strada per ottenere risarcimenti proporzionati al danno subito e ai rischi corsi in relazione alla propria incolumità, è aderire alle azioni legali avviate dall’associazione in Italia e negli Usa.
Intanto ieri sono arrivati al Giglio gli osservatori della Ue. L'Italia sta ''fronteggiando una situazione inusuale'' e noi ''siamo venuti a osservare e a condividere'' informazioni, ha detto Laurent De Pierrefeu, capo della delegazione di 6 osservatori dell'Unione europea arrivati all'Isola del Giglio per le operazioni messe in atto in seguito al naufragio della Costa Concordia. ''Ci ha invitati il Dipartimento della Protezione civile ed e' positivo che voglia condividere il modo in cui viene fronteggiato questo disastro'', ha aggiunto.
De Pierrefeu ha spiegato che a livello europeo esiste un ''meccanismo di Protezione civile'' che vede coinvolti 31 Paesi.
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Nella denuncia si accusano la Carnival e la Costa di "negligenza marittima" e di condotta negligente perche' la Concordia aveva deviato dalla sua rotta e si era avvicinata troppo agli scogli.
Intanto il Codacons contesta fortemente l’accordo raggiunto tra alcune associazioni dei consumatori, Astoi e Costa Crociere in base al quale viene riconosciuto un risarcimento di soli 14.000 euro in favore dei passeggeri della Costa Concordia che non hanno subito danni fisici.
“Si tratta di una elemosina che i passeggeri della nave non devono assolutamente accettare – afferma il Presidente Carlo Rienzi – E’ assurda poi la distinzione contenuta nell’accordo tra chi ha subito danni fisici e chi invece non ha riportato ferite: i danni fisici, infatti, sono anche quelli di tipo fisiopsichico, non solo fratture o lesioni fisiche tangibili. Per questo invitiamo i passeggeri della Concordia a sottoporsi a visite mediche che certifichino lo stress psicofisico subito ed eventuali effetti psichici permanenti, che darebbero loro diritto a risarcimenti ben superiori alla misera cifra di 14.000 euro”.
Il Codacons rivolge quindi un appello ai naufraghi del Giglio: non accettate l’accordo in questione e non firmate alcunché! L’unica strada per ottenere risarcimenti proporzionati al danno subito e ai rischi corsi in relazione alla propria incolumità, è aderire alle azioni legali avviate dall’associazione in Italia e negli Usa.
Intanto ieri sono arrivati al Giglio gli osservatori della Ue. L'Italia sta ''fronteggiando una situazione inusuale'' e noi ''siamo venuti a osservare e a condividere'' informazioni, ha detto Laurent De Pierrefeu, capo della delegazione di 6 osservatori dell'Unione europea arrivati all'Isola del Giglio per le operazioni messe in atto in seguito al naufragio della Costa Concordia. ''Ci ha invitati il Dipartimento della Protezione civile ed e' positivo che voglia condividere il modo in cui viene fronteggiato questo disastro'', ha aggiunto.
De Pierrefeu ha spiegato che a livello europeo esiste un ''meccanismo di Protezione civile'' che vede coinvolti 31 Paesi.
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CRONACA