(TUTTI I VIDEO DELLA TRAGEDIA - LA TELEFONATA CHE INCHIODA SCHETTINO)
ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO). Aperti questa mattina dai soccorritori varchi nello scafo della Concordia. Lo scopo e' entrare in zone che non e' possibile raggiungere con altri mezzi.
SVUOTAMENTO SERBATOI - "La Costa Crociere dovra' presentare entro 48 ore un piano di svuotamento dei serbatoi, che sara' analizzato per verificarne le condizioni sicurezza, ammesso che la nave rimanga in posizione" ha detto ieri sera il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. "Se la nave dovesse affondare avremmo bisogno di tutt'altre operazioni - ha aggiunto Clini - perche' potrebbe anche spezzarsi. Se questo dovesse accadere e' difficile fare una previsione ed e' l'incubo che abbiamo da tre notti". Il ministro ha ribadito che si tratta di "una corsa contro il tempo perche' lo svuotamento non puo' essere fatto finche' non terminano le operazioni di soccorso"; la ragione e' che a bordo della Costa Concordia non deve trovarsi nessuno, "perche' le operazioni di svuotamento" potrebbero provocare "uno sbilanciamento della nave".
IMPATTO ALLE 21,42, ORDINE EVACUAZIONE POCO PRIMA DELLE 23 - "Risulta che l'impatto sia avvenuto alle 21,42 e l'ordine di abbandono nave sia stato dato poco prima delle 23". E' quanto ha precisato il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio. Riassumendo i presupposti che hanno portato al fermo di Francesco Schettino, capitano della Costa Concordia, autore "di una manovra che non poteva e non doveva essere fatta", il procuratore ha sottolineato il rischio di "inquinamento delle prove e possibile fuga, perche' le responsabilita' a suo carico sono importanti". Secondo le carte dell'inchiesta, "risulta che il comandante si trovasse sulla plancia di comando al momento dell'impatto e ha fatto una manovra di avvicinamento alla costa troppo azzardata, in un'area dove ci sono fondali scoscesi ma comunque segnalati sulle carte nautiche", ha spiegato Verusio confermando altri particolari gia' emersi in questi giorni: "risulta che il comandante abbia dato l'allarme un'ora dopo l'impatto, che abbia abbandonato la nave quando c'erano parecchi passeggeri da portare in salvo" e, sul fatto che non sia risalito a bordo nonostante l'ordine della Guardia Costiera, "stiamo verificando ma sembrerebbe di si'".
ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO). Aperti questa mattina dai soccorritori varchi nello scafo della Concordia. Lo scopo e' entrare in zone che non e' possibile raggiungere con altri mezzi.
SVUOTAMENTO SERBATOI - "La Costa Crociere dovra' presentare entro 48 ore un piano di svuotamento dei serbatoi, che sara' analizzato per verificarne le condizioni sicurezza, ammesso che la nave rimanga in posizione" ha detto ieri sera il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. "Se la nave dovesse affondare avremmo bisogno di tutt'altre operazioni - ha aggiunto Clini - perche' potrebbe anche spezzarsi. Se questo dovesse accadere e' difficile fare una previsione ed e' l'incubo che abbiamo da tre notti". Il ministro ha ribadito che si tratta di "una corsa contro il tempo perche' lo svuotamento non puo' essere fatto finche' non terminano le operazioni di soccorso"; la ragione e' che a bordo della Costa Concordia non deve trovarsi nessuno, "perche' le operazioni di svuotamento" potrebbero provocare "uno sbilanciamento della nave".
IMPATTO ALLE 21,42, ORDINE EVACUAZIONE POCO PRIMA DELLE 23 - "Risulta che l'impatto sia avvenuto alle 21,42 e l'ordine di abbandono nave sia stato dato poco prima delle 23". E' quanto ha precisato il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio. Riassumendo i presupposti che hanno portato al fermo di Francesco Schettino, capitano della Costa Concordia, autore "di una manovra che non poteva e non doveva essere fatta", il procuratore ha sottolineato il rischio di "inquinamento delle prove e possibile fuga, perche' le responsabilita' a suo carico sono importanti". Secondo le carte dell'inchiesta, "risulta che il comandante si trovasse sulla plancia di comando al momento dell'impatto e ha fatto una manovra di avvicinamento alla costa troppo azzardata, in un'area dove ci sono fondali scoscesi ma comunque segnalati sulle carte nautiche", ha spiegato Verusio confermando altri particolari gia' emersi in questi giorni: "risulta che il comandante abbia dato l'allarme un'ora dopo l'impatto, che abbia abbandonato la nave quando c'erano parecchi passeggeri da portare in salvo" e, sul fatto che non sia risalito a bordo nonostante l'ordine della Guardia Costiera, "stiamo verificando ma sembrerebbe di si'".