Concordia: Clini, pronto decreto 'anti-inchino'

ROMA. Tutelare il mare, con l'obiettivo di prevenire danni ambientali in zone particolarmente vulnerabili e sensibili. Questo lo spirito che anima il testo del provvedimento sulle rotte a rischio che domani sarà esaminato dal Cdm, il quale dichiarerà lo Stato di emergenza per l'area dell'Isola del Giglio dove il 13 gennaio è naufragata la nave Costa Concordia.
Il ministro, nel corso dell'informativa del governo al Senato, annuncia che si sta "valutando la possibilità di una norma, applicabile in Italia, ma suggerita anche a livello internazionale", affinché sia previsto il doppio scafo anche per le grandi navi passeggeri il cui "stoccaggio di carburanti" superi certi limiti. I punti essenziali della norma sulla rotte in prossimità di aree a rischio sono due: il primo, le linee guida per le Capitanerie di Porto con cui - spiega il ministro - si cerca di "individuare le competenze" delle Capitanerie; il secondo aspetto riguarda "l'indicazione di criteri" sulla navigazione, e "non necessariamente la rotta". Le prime due aree più critiche a cui saranno indirizzate le misure 'anti-inchino' sono l'Arcipelago Toscano e la Laguna di Venezia, che poi sono anche quelle maggiormente esposte a questi 'condomini galleggianti'.

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