ISOLA DEL GIGLIO (GR). Dobbiamo "prevenire il disastro ambientale". Lo ha detto il Capo del dipartimanento della Protezione Civile e neo commissario delegato all'emergenza Franco Gabrielli in una conferenza stampa che si sta svolgendo sull'isola.
"Dobbiamo sovrapporre la ricerca dei dispersi e evitare, in contemporanea, un disastro ambientale. Abbiamo costituito un comuitato scientifico per l'emergenza", ha detto Gabrielli.
Intanto è stato recuperato l'hard disk della nave Concordia assieme a due telecamere posizionate in plancia. Da quanto si apprende il recupero sarebbe stato fatto dal nucleo del gruppo operativo sommozzatori dei carabinieri di Genova.
Si stanno, tra l'altro, valutando varie ipotesi di ancoraggio per tenere la nave in sicurezza.
E' intanto in corso la posa del terzo cerchio di panne intorno al relitto della Concordia, la prima fase di recupero delle 2.400 tonnellate di carburante. Si tratta di cerchi di contenimento e assorbimento, come misura precauzionale nel caso in cui fuoriuscisse del carburante. Dovra' poi arrivare una nave cisterna che si affianchera' al puntone per contenere il carburante estratto pompato attraverso tubi che saranno collegati alle 23 casse di combustibile.
Quelle vicine allo scafo saranno facilmente raggiungibili, mentre quelli collegati vicino alla sala macchine lo saranno difficilmente.
L'operazione di aspirazione del carburante durera' tre settimane.
"Dobbiamo sovrapporre la ricerca dei dispersi e evitare, in contemporanea, un disastro ambientale. Abbiamo costituito un comuitato scientifico per l'emergenza", ha detto Gabrielli.
Intanto è stato recuperato l'hard disk della nave Concordia assieme a due telecamere posizionate in plancia. Da quanto si apprende il recupero sarebbe stato fatto dal nucleo del gruppo operativo sommozzatori dei carabinieri di Genova.
Si stanno, tra l'altro, valutando varie ipotesi di ancoraggio per tenere la nave in sicurezza.
E' intanto in corso la posa del terzo cerchio di panne intorno al relitto della Concordia, la prima fase di recupero delle 2.400 tonnellate di carburante. Si tratta di cerchi di contenimento e assorbimento, come misura precauzionale nel caso in cui fuoriuscisse del carburante. Dovra' poi arrivare una nave cisterna che si affianchera' al puntone per contenere il carburante estratto pompato attraverso tubi che saranno collegati alle 23 casse di combustibile.
Quelle vicine allo scafo saranno facilmente raggiungibili, mentre quelli collegati vicino alla sala macchine lo saranno difficilmente.
L'operazione di aspirazione del carburante durera' tre settimane.
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CRONACA