Concordia: trovata tredicesima vittima. Al via operazioni bunkeraggio

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO). E' stato rinvenuto un corpo di donna a poppa del relitto della Costa Concordia. Si tratta della tredicesima vittima accertata del naufragio davanti all'isola del Giglio. Il ritrovamento è avvenuto attorno alle 15.20 sul ponte 7, a poppa di Costa Concordia, nella zona sommersa della nave. Le operazioni di recupero sono in corso e al momento non è possibile stimare il tempo necessario all'operazione.

Dopo un primo stop alle ricerche dei dispersi della nave Costa Concordia, la nave incagliatasi venerdì scorso nelle acque dell'Isola del Giglio, riprendono stamane le operazioni: gli strumenti hanno infatti rivelato un ulteriore movimento della nave.

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Al momento del'impatto della Costa Concordia con gli scogli affioranti in prossimita' dell'Isola del Giglio, il comandante Francesco Schettino era in plancia con altri 5 ufficiali dell'equipaggio. E' lo stesso Schettino a dirlo - si apprende da indiscrezioni - nell'interrogatorio di garanzia cui e' stato sottoposto martedi' davanti al Gip di Grosseto. Una dichiarazione che lascia quindi fuori figure estranee alla catena di comando della nave, a cominciare dalla giovane moldava che durante la sera era stata notata in compagnia del comandante. Sebbene non vi sia conferma, e' presumibile che i 5 ufficiali indicati da Schettino siano stati ascoltati dagli inquirenti per verificare l'attendibilita' della dichiarazione dello stesso.

LA PRIMA TELEFONATA: "HO FATTO UN GUAIO" - "Ho fatto un guaio, sono passato sotto al Giglio, abbiamo dato un urto e ti informo di tutto dicendo la verita'". Sono le prime tragiche parole che Francesco Schettino ha pronunciato al telefono la sera di venerdi' 13 parlando con Roberto Ferrarini, manager Operazioni Marittime e responsabile dell'unita' di crisi della Compagnia di navigazione Costa, dandogli notizia di quanto accaduto, l'impatto con gli scogli. Parole contenute nel verbale di interrogatorio di garanzia a cui e' stato sottoposto Schettino martedi' dal gip di Grosseto.

BERTOLASO - Secondo l'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sarebbe bastata un'applicazione da pochi euro per evitare la tragedia. "Abbiamo un sistema di controllo del cielo, molto meno frequentato del mare, che ci consente di seguire ogni aereo, anche il piu' piccolo, in ogni sua mossa. Con le navi, come siamo messi? Possibile che un tratto di mare cosi' trafficato come quello toscano sia attraversato da mezzi navali che nessuno segue, che nessuno monitora, anche enormi come la nave affondata al Giglio?".
Se il comandante fosse stato ai comandi di un aereo da turismo - sostiene Bertolaso - sarebbe stato inseguito prima del disastro, non dopo, dalla voce di chi lo richiamava al rispetto delle norme sul volo.

Intanto il Codacons ha reso noto di aver lanciato oggi a Miami, in collaborazione con due studi americani, una class action contro la Costa Crociere e la Carnival, diretta a far ottenere a tutti i passeggeri il risarcimento per tutti i danni subiti con il naufragio della nave Concordia. Il risarcimento che ci si aspetta dalla Corte Americana e' di almeno 125 mila euro a passeggero, sino a 2 o 3 volte tanto per casi specifici e sino a oltre un milione di euro nei casi piu' gravi.

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