Concordia: "Manovra maldestra" del comandante che replica, quello scoglio non c'era sulla carta. La verità nella scatola nera

GROSSETO. Tragedia Concordia, il giorno dopo. Tre morti, 14 feriti e 41 dispersi di cui non sa nulla, ma si teme il peggio. La procura intanto sta cercando di far luce sulla dinamica dell'incidente. Per questo ha sottoposto a sequestro la nave e la scatola nera.

In ogni caso il procuratore aggiunto Verusio ha spiegato che il comandante "si è avvicinato molto maldestramente al Giglio, la nave ha preso uno scoglio che si è incastrato sul fianco sinistro, facendola inclinare ed imbarcare tantissima acqua nel giro di due, tre minuti".
Ai comandi "c'era Schettino", ed è stato lui "ad ordinare la rotta: questo è quanto ci risulta. È stata una manovra voluta". L'impatto sullo scoglio è avvenuto alle 21.45 di ieri "ma - aggiunge il procuratore - non è stata avvertita subito la capitaneria".

Prima di essere fermato, Schettino aveva spiegato: "Mentre navigavamo ad andatura turistica abbiamo impattato uno sperone di roccia che non era segnalato. Secondo la carta nautica, doveva esserci acqua a sufficienza sotto di noi".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto