BARI. Non vere e proprie lettere, ma appunti, dai quali si ricaverebbe un forte senso di sconforto, derivante soprattutto da difficolta' economiche: frasi scritte a mano dai coniugi Salvatore De Salvo e Antonia Azzolini, o da uno solo dei due, acquisite dagli investigatori che indagano sulla morte della coppia avvenuta ieri a Bari.
L'uomo, 64 anni, e' stato trovato sul litorale barese ieri mattina; la donna, 69 anni, nella camera di un albergo poco distante. Gli investigatori sarebbero orientati a ritenere che possa essersi trattato di un doppio suicidio.
ABBATICCHIO: CORDOGLIO - L’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio nell’esprimere profondo cordoglio e tristezza per la tragedia dei coniugi De Salvo, riferisce alcuni aspetti della vicenda. L’Amministrazione Comunale di Bari ha garantito ai coniugi De Salvo assistenza e ospitalità sin dal luglio 2007, quando il nucleo familiare, a seguito di sfratto esecutivo per morosità, ha perso la casa. Da quel momento i coniugi sono stati ospitati nella comunità di accoglienza Soleluna e seguiti dai servizi sociali. Non potendo contare sul supporto o sull’ospitalità di parenti o amici, il 21 settembre 2011 in seguito ad ulteriori richieste di proroga di ospitalità, i coniugi sono stati trasferiti in una casa di riposo, l’hotel S. Francisco, sempre a carico dell’Amministrazione Comunale. Questa soluzione, scelta con il consenso dei coniugi, consentiva di assecondare la loro richiesta a non essere divisi, ma di essere ospitati in una camera matrimoniale. Per realizzare quest’ultimo trasferimento l’Amministrazione Comunale ha agito in deroga alle normative vigenti (che prevedono l’inserimento in una casa di riposo per anziani autosufficienti che abbiano compiuto i 65 anni di età): poiché il signor De Salvo non aveva compiuto ancora 65 anni, non avendo alcun reddito, la spesa per l’inserimento nella casa di riposo è stata sostenuta dal servizio sociale comunale che avrebbe garantito la copertura anche in futuro.
L'uomo, 64 anni, e' stato trovato sul litorale barese ieri mattina; la donna, 69 anni, nella camera di un albergo poco distante. Gli investigatori sarebbero orientati a ritenere che possa essersi trattato di un doppio suicidio.
ABBATICCHIO: CORDOGLIO - L’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio nell’esprimere profondo cordoglio e tristezza per la tragedia dei coniugi De Salvo, riferisce alcuni aspetti della vicenda. L’Amministrazione Comunale di Bari ha garantito ai coniugi De Salvo assistenza e ospitalità sin dal luglio 2007, quando il nucleo familiare, a seguito di sfratto esecutivo per morosità, ha perso la casa. Da quel momento i coniugi sono stati ospitati nella comunità di accoglienza Soleluna e seguiti dai servizi sociali. Non potendo contare sul supporto o sull’ospitalità di parenti o amici, il 21 settembre 2011 in seguito ad ulteriori richieste di proroga di ospitalità, i coniugi sono stati trasferiti in una casa di riposo, l’hotel S. Francisco, sempre a carico dell’Amministrazione Comunale. Questa soluzione, scelta con il consenso dei coniugi, consentiva di assecondare la loro richiesta a non essere divisi, ma di essere ospitati in una camera matrimoniale. Per realizzare quest’ultimo trasferimento l’Amministrazione Comunale ha agito in deroga alle normative vigenti (che prevedono l’inserimento in una casa di riposo per anziani autosufficienti che abbiano compiuto i 65 anni di età): poiché il signor De Salvo non aveva compiuto ancora 65 anni, non avendo alcun reddito, la spesa per l’inserimento nella casa di riposo è stata sostenuta dal servizio sociale comunale che avrebbe garantito la copertura anche in futuro.
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