ROMA. ''Io non ho alcuna parentela diretta con nessuno, sono stato all'opposizione e non ho potuto mai favorire interessi. Sono tutte fantasie costruite da giornali. In un Comune piccolo dove io ho vissuto, e' un Comune dove la parentela interessa un po' tutti. Ci sono parentele di piccoli boss che interessano tanti altri colleghi parlamentari''. Lo sostiene il deputato del Pdl, Nicola Cosentino, intervenendo a 'La Telefonata' su Canale 5, a proposito della richiesta di arresto nei suoi confronti avanzata dalla Procura di Napoli. Per quanto riguarda il voto di oggi della Camera in programma alle 12, Cosentino confida ''molto'' nella ''liberta' di coscienza di ogni parlamentare, che alla luce della lettura degli atti si potra' rendere conto di come ci sia un'enorme forzatura in questa vicenda. Si vuole riscrivere la mia storia personale e politica attraverso pentiti che hanno da farsi perdonare delitti infami ed ergastoli. Io ho chiesto di essere interrogato e mi hanno negato questa possibilita' perche' mi hanno sempre detto che non c'era niente. In uno stato di diritto vale sempre la presunzione di innocenza, per me invece sembra che ci sia la presunzione di colpevolezza. Sara' un giudice a dover giudicare la verita' dei fatti. Se solo un giudice mi condanna non solo faccio un passo indietro, ma sparisco dalla politica. Almeno il primo grado, non si puo' pensare che io sia colpevole perche' lo dice la Procura, che non mi ha dato la possibilita' di difendermi. Vorrei far notare che uno dei pm che mi ha indagato oggi fa politica attiva perche' e' assessore alla Giunta di De Magistris''. Infine Cosentino spiega: ''Berlusconi mi ha detto di stare sereno, io gli ho detto che sono sereno e tranquillo. Male non ne ho mai fatto, paura non ho''.
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