"Così usciremo dalla recessione", la ricetta Monti delle liberalizzazioni


ROMA. "Le disposizioni consentiranno, nel breve periodo, di traghettare l'economia nazionale fuori dalla spirale recessiva e possibilmente, nel medio-lungo periodo, di allinearla ai ritmi di crescita dei partners europei e internazionali".
Con le norme sulle liberalizzazioni e le riduzioni delle rendite nel settore dei servizi al livello medio degli altri Paesi euro il prodotto interno lordo potrebbe salire dell'11%, i consumi dell'8% e i salari reali di quasi il 12% senza effetti negativi sull'occupazione.

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"Analisi condotte dall'Ocse - si legge nella nota del Cdm diffusa oggi - evidenziano come l'adozione di misure di liberalizzazione che conducano a livelli di regolamentazione del settore dei servizi simili a quelli dei Paesi con i migliori standard produrrebbero una crescita significativa della produttività totale dei fattori nei settori che impiegano tali servizi quantificabile in oltre 10 punti percentuali. Altri studi sulla materia - prosegue la nota - indicano che con una riduzione delle rendite nel settore dei servizi a livello medio degli altri Paesi dell'euro si assocerebbe, nel medio periodo, a un aumento del prodotto dell'11%; il consumo privato e l'occupazione crescerebbero fino all'8%, gli investimenti del 18%, i salari reali di quasi il 12% senza effetti negativi sull'occupazione". Questa e' la previsione del Governo, riportata nel comunicato ufficiale del Consiglio dei Ministri.

POSSIBILE ESENZIONE DA IMU PER INVENDUTO - Il dl liberalizzazioni approva misure specifiche nel settore dell'edilizia e della casa, in relazione alla possibilita' per i comuni di concedere l'esenzione dell'IMU per tre anni sull'invenduto, nonche' norme di sterilizzazione dell'Iva in favore dei costruttori di nuove abitazioni e di interventi finalizzati all'housing sociale.

POSSIBILE RATEAZIONE DEBITI TRIBUTARI - Il dl prevede un piano di rateazione dei debiti tributari, con rate inizialmente basse e progressivamente crescenti. Si prevede, inoltre, che in caso di dilazione del pagamento non si proceda ad iscrizione ipotecaria, salvo che il debitore sia moroso per due rate consecutive. La permanenza dell'ipoteca accesa sui beni immobili del debitore d'imposta, infatti, impedisce a quest'ultimo, ancorche' in regola con i pagamenti, di accedere al sistema bancario per alimentare attivita' industriali o commerciali.

NUOVE NORME SULLA CLASS ACTION - Inserite nel Codice del consumo l'articolo 37-bis che, posto dopo l'articolo 37 in tema di azione inibitoria concessa alle associazioni dei consumatori nei confronti dei professionisti che utilizzano condizioni generali di cui sia accertata l'abusivita', offre un'ulteriore tutela amministrativa contro la vessatorieta' delle clausole inserite nei contratti tra professionisti e consumatori. E' prevista, al riguardo, l'attribuzione di maggiori poteri all'Autorita' garante per la concorrenza e il mercato. Sono inoltre apportate modificazioni all'articolo 140-bis del Codice del consumo, rimuovendo taluni limiti soggettivi e procedurali nell'esercizio della cosiddetta class action.

ESTESA LA VENDITA DI MEDICINALI DI FASCIA C - Estesa a 3.000 abitanti il "quorum" di popolazione previsto per l'apertura di una farmacia (in luogo di 4000-5000). Si prevede inoltre la possibilita' che le Regioni, in deroga al criterio del rapporto farmacia-popolazione, istituiscano nuove farmacie in luoghi maggiormente frequentati. E' inoltre estesa la vendita di medicinali di fascia C. Viene poi abbreviato il periodo in cui una farmacia privata puo' appartenere a persone non aventi i necessari requisiti professionali. Il Governo stima che con le nuove norme aprirano 5mila nuove farmacie.

LE NOVITA' PER LE BOLLETTE DI GAS ED ENERGIA - Il dl liberalizzazioni prevede che nel meccanismo con cui l'Autorita' per l'energia elettrica ed il gas aggiorna il prezzo del gas per le famiglie e le piccole e medie imprese si riduca gradualmente il riferimento ai prezzi internazionali del petrolio per considerare anche i prezzi sui mercati europei del gas, con effetti di contenimento delle bollette.

DISTRIBUTORI BENZINA PLURIMARCA, PIU' METANO - Pluralita' di contratti possibili tra gestori degli impianti e compagnie petrolifere, da regolamentare in sede sindacale. Ampliamento delle possibilita' di vendita di altri articoli di commercio presso gli impianti di distribuzione. Rimozione dei vincoli non giustificati all'apertura di impianti presso i centri commerciali. Maggiore trasparenza sui prezzi effettivi dei carburanti a vantaggio dei consumatori. Promozione della diffusione del metano per autotrazione presso gli impianti di distribuzione.

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