Concordia: identificate 3 vittime tedesche. Arriva team esperti Ue

ISOLA DEL GIGLIO (GR). Sono stati identificati 3 corpi estratti nei giorni scorsi dal relitto della Costa Concordia.
Si tratta dei signori Egon Hoer, Josef Werp e Horst Galle, tutti cittadini tedeschi. Lo comunica la Prefettura di Grosseto. Adesso restano da identificare altri 3 cadaveri, tutti di donne.

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Continuano quindi incessanti le ricerche dei dispersi. Sub della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco e della Finanza, sono gia' in mare dall'alba. Non destano preoccupazioni al momento le condizioni meteo.

Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha convocato per oggi a Roma i rappresentanti di Confitarma e dell'associazione europea degli armatori per discutere di sicurezza sulle navi da crociera. Come ha spiegato a Bruxelles, dopo un incontro con il Commissario Potocnik, si parlera' di "prevenzione dei danni derivanti dalla gestione non corretta delle navi e delle rotte". Clini ha ricordato che il governo e' intervenuto tempestivamente e che la gestione dell'emergenza prosegue, e che questo grave incidente ha messo l'accento sul problema della "sicurezza delle rotte nelle zone piu' vulnerabili dal punto di vista ambientale".

Ieri l'ad di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, parlando in commissione Lavori pubblici del Senato, ha chiarito definitivamente la posizione della compagnia sul cosiddetto 'inchino' della Costa Concordia. L'avvicinamento di Schettino la sera della tragedia "non era stato autorizzato" dalla compagnia, e il comandante Schettino "decise autonomamente" il passaggio ravvicinato di fronte alle coste dell'Isola del Giglio.
Foschi ha aggiunto che "avvicinarsi a terra non e' una pratica vietata dalle leggi, e' una pratica non rischiosa se si seguono i protocolli.
Ma di certo" ha aggiunto "non si fa navigando alla velocita' di 16 nodi in quelle condizioni". L'incidente della Costa Concordia "non doveva avvenire e poteva non avvenire" ha aggiunto Foschi.

Intanto Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile e commissario delegato all'emergenza per la Costa Concordia, si esprime sulla possibilita' di trovare qualcuno ancora vivo all'interno della nave, che ''appartiene alla categoria dei miracoli'', pero' ''noi continuiamo e continueremo finche' tutte le parti che potranno essere ispezionate non saranno state ispezionate''.