Concordia insicura: stop definitivo a ricerche. Foschi, impresa ciclopica spostarla
ISOLA DEL GIGLIO (GR). Il Direttore tecnico dei soccorsi ha formalizzato la decisione di interrompere le ricerche nella parte immersa della nave Costa Concordia, affondata nelle acque dell'Isola del Giglio. Il Commissario delegato porterà sul tavolo del Comitato consultivo la lettera del Direttore tecnico dei soccorsi per la decisione finale.
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Il Direttore ha presentato questa valutazione, di comune accordo con tutti i responsabili delle strutture operative che sono state impegnate in questi giorni nelle attività di ricerca, dopo aver sottoposto al Comitato tecnico scientifico le informazioni ricevute dagli operatori sullo stato di deformazione dello scafo in corrispondenza dei varchi aperti nei giorni passati. È stato ritenuto, dunque, che sono oggettivamente venute meno le condizioni operative di sicurezza per gli operatori per proseguire l’attività di ricerca in corrispondenza di tutte le zone sommerse all’interno dello scafo.
Le operazioni, tuttavia, continueranno nella parte emersa della Concordia per verificare ulteriormente alcune zone dello scafo, così come procederà la ricerca mirata nei 18 chilometri quadrati di mare scandagliati nei giorni passati per verificare se gli obiettivi individuati possano corrispondere ai corpi delle persone ancora disperse.
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Il Direttore ha presentato questa valutazione, di comune accordo con tutti i responsabili delle strutture operative che sono state impegnate in questi giorni nelle attività di ricerca, dopo aver sottoposto al Comitato tecnico scientifico le informazioni ricevute dagli operatori sullo stato di deformazione dello scafo in corrispondenza dei varchi aperti nei giorni passati. È stato ritenuto, dunque, che sono oggettivamente venute meno le condizioni operative di sicurezza per gli operatori per proseguire l’attività di ricerca in corrispondenza di tutte le zone sommerse all’interno dello scafo.
Le operazioni, tuttavia, continueranno nella parte emersa della Concordia per verificare ulteriormente alcune zone dello scafo, così come procederà la ricerca mirata nei 18 chilometri quadrati di mare scandagliati nei giorni passati per verificare se gli obiettivi individuati possano corrispondere ai corpi delle persone ancora disperse.