BARI. E’ un accorato appello alla ragionevolezza e alla moderazione quello che i sindacati della scuola pugliese hanno rivolto all’Assessore al Diritto allo Studio, Alba Sasso, con un documento sul dimensionamento scolastico, con particolare riferimento al I ciclo di istruzione.
In Puglia si rischia lo stravolgimento dell’offerta formativa dal prossimo anno scolastico e il disorientamento delle famiglie se verranno attuate tutte le proposte degli Enti Locali di accorpamento delle scuole, secondo quanto previsto dalla Finanziaria del Luglio 2011.
Infatti, verrebbero soppresse oltre 202 scuole autonome del I ciclo (Circoli didattici e Scuole medie inferiori) e 35 del II ciclo (secondaria superiore), con la perdita tra l’altro di quasi 1.000 posti di lavoro (237 Dir. Scol. + 237 Direttori dei Serv. Ammin. + circa 100 Assist. Ammin. + circa 150 Collab. Scolast. + molti docenti).
Ma ciò che più preoccupa sono le soluzioni che diversi Enti Locali hanno adottato nei loro Piani di dimensionamento, con scuole che avranno una popolazione scolastica di ben oltre 1000 alunni (fino a .1900 in taluni casi) e con accorpamenti di Circoli didattici e Scuole Medie, per formare Istituti Comprensivi, che appartengono a territori assolutamente non contigui. Ciò significa che bambini che terminano la scuola primaria, se vogliono proseguire gli studi nello stesso Istituto dovranno recarsi presso il plesso della Scuola Media ben distante dal loro quartiere dove insiste un’altra Scuola Media magari aggregata a sua volta ad un altro Circolo distante.
Soluzioni non sempre dettate dalla logica della qualità dell’offerta formativa, ma da quella dei numeri e dalla fretta di realizzare quanto richiesto dalla Finanziaria, andando spesso ben oltre.
FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS della Puglia chiedono all’Assessore regionale di farsi invece carico di rinviare di un anno l’adozione dei Piani per quei Comuni che troppo si discostano dagli obiettivi fissati dalle Linee Guida sulla programmazione dell’offerta formativa:
· costituzione di istituti comprensivi con una popolazione scolastica accettabile ed equilibrata;
· la viciniorietà territoriale e il flusso delle iscrizioni elementi significativi e vincolanti per l’aggregazione delle scuole e per la costituzione dei nuovi istituti comprensivi;
Per ottenere tali risultati può occorrere più tempo e una maggiore ponderatezza. Per questo i Sindacati chiedono che laddove necessario si rinviino al prossimo anno le decisioni con un atto che non sarebbe dilatorio ma di grande responsabilità.
FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Puglia non vorrebbero che la Puglia sia la prima e forse unica Regione italiana a pagare un tributo altissimo in termini di perdita di ulteriori posti di lavoro nella scuola e di stravolgimento della qualità dell’offerta formativa, per un eccessivo ossequio ad una norma della Legge Finanziaria 2011 che la stessa Regione ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale.
In Puglia si rischia lo stravolgimento dell’offerta formativa dal prossimo anno scolastico e il disorientamento delle famiglie se verranno attuate tutte le proposte degli Enti Locali di accorpamento delle scuole, secondo quanto previsto dalla Finanziaria del Luglio 2011.
Infatti, verrebbero soppresse oltre 202 scuole autonome del I ciclo (Circoli didattici e Scuole medie inferiori) e 35 del II ciclo (secondaria superiore), con la perdita tra l’altro di quasi 1.000 posti di lavoro (237 Dir. Scol. + 237 Direttori dei Serv. Ammin. + circa 100 Assist. Ammin. + circa 150 Collab. Scolast. + molti docenti).
Ma ciò che più preoccupa sono le soluzioni che diversi Enti Locali hanno adottato nei loro Piani di dimensionamento, con scuole che avranno una popolazione scolastica di ben oltre 1000 alunni (fino a .1900 in taluni casi) e con accorpamenti di Circoli didattici e Scuole Medie, per formare Istituti Comprensivi, che appartengono a territori assolutamente non contigui. Ciò significa che bambini che terminano la scuola primaria, se vogliono proseguire gli studi nello stesso Istituto dovranno recarsi presso il plesso della Scuola Media ben distante dal loro quartiere dove insiste un’altra Scuola Media magari aggregata a sua volta ad un altro Circolo distante.
Soluzioni non sempre dettate dalla logica della qualità dell’offerta formativa, ma da quella dei numeri e dalla fretta di realizzare quanto richiesto dalla Finanziaria, andando spesso ben oltre.
FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS della Puglia chiedono all’Assessore regionale di farsi invece carico di rinviare di un anno l’adozione dei Piani per quei Comuni che troppo si discostano dagli obiettivi fissati dalle Linee Guida sulla programmazione dell’offerta formativa:
· costituzione di istituti comprensivi con una popolazione scolastica accettabile ed equilibrata;
· la viciniorietà territoriale e il flusso delle iscrizioni elementi significativi e vincolanti per l’aggregazione delle scuole e per la costituzione dei nuovi istituti comprensivi;
Per ottenere tali risultati può occorrere più tempo e una maggiore ponderatezza. Per questo i Sindacati chiedono che laddove necessario si rinviino al prossimo anno le decisioni con un atto che non sarebbe dilatorio ma di grande responsabilità.
FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Puglia non vorrebbero che la Puglia sia la prima e forse unica Regione italiana a pagare un tributo altissimo in termini di perdita di ulteriori posti di lavoro nella scuola e di stravolgimento della qualità dell’offerta formativa, per un eccessivo ossequio ad una norma della Legge Finanziaria 2011 che la stessa Regione ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale.