BARI. "E’ ancora avvolto nel mistero l’omicidio di Giosuè Rizzi, 59 anni, ritenuto capo storico dell’organizzazione mafiosa di Foggia, ucciso ieri mattina in via Napoli, a pochi metri da un istituto commerciale. Le ipotesi probabili di quest’omicidio, possono essere tante, tutte però, riconfermano il grado di pericolosità della malavita organizzata a Foggia.
Non sappiamo se sia solo una questione di equilibrio interno oppure si sia aperta una nuova mattanza tra le cosche criminali".
A riferirlo Dino Marino (Pd), presidente della Commissione sanità .
"Tuttavia - aggiunge Marino - questo ennesimo efferato omicidio, consumato in pieno giorno a due passi da una scuola pubblica, è il segnale concreto che quelle cifre che mettono Foggia all’ultimo posto tra le province italiane per qualità della vita sono drammaticamente vere. E’ evidente che la presenza dello Stato da questo punto di vista non risponde alla gravità della situazione particolarmente difficile.
Per questo chiedo al Presidente Vendola, di farsi interprete verso il governo nazionale di questo sentimento di paura e di sgomento della gente di Capitanata che chiede una maggiore sicurezza e una più puntuale presenza dello Stato".
Siamo alla vigilia di tagli importanti anche nelle strutture e nel personale inquirente. "Già da qualche tempo - spiega - si parla della chiusura del tribunale di Lucera, il tribunale di Foggia è uno dei più ingolfati d’Italia per la mole di lavoro che svolge, mentre nel nostro territorio,complice anche l’attuale crisi economica, la presenza della criminalità organizzata cresce giorno per giorno e i segnali non arrivano solo dall’omicidio di ieri, ma anche dalla “escalation” di rapine e attentati incendiari che hanno caratterizzato le cronache locali degli ultimi mesi".
"La Capitanata - conclude Marino - non vuole essere lasciata da sola e chiede con forza più sicurezza e una più specialistica presenza di forze inquirenti in grado di combattere e debellare questo fenomeno pericoloso che minaccia la convivenza civile di questa parte della nostra regione".
Non sappiamo se sia solo una questione di equilibrio interno oppure si sia aperta una nuova mattanza tra le cosche criminali".
A riferirlo Dino Marino (Pd), presidente della Commissione sanità .
"Tuttavia - aggiunge Marino - questo ennesimo efferato omicidio, consumato in pieno giorno a due passi da una scuola pubblica, è il segnale concreto che quelle cifre che mettono Foggia all’ultimo posto tra le province italiane per qualità della vita sono drammaticamente vere. E’ evidente che la presenza dello Stato da questo punto di vista non risponde alla gravità della situazione particolarmente difficile.
Per questo chiedo al Presidente Vendola, di farsi interprete verso il governo nazionale di questo sentimento di paura e di sgomento della gente di Capitanata che chiede una maggiore sicurezza e una più puntuale presenza dello Stato".
Siamo alla vigilia di tagli importanti anche nelle strutture e nel personale inquirente. "Già da qualche tempo - spiega - si parla della chiusura del tribunale di Lucera, il tribunale di Foggia è uno dei più ingolfati d’Italia per la mole di lavoro che svolge, mentre nel nostro territorio,complice anche l’attuale crisi economica, la presenza della criminalità organizzata cresce giorno per giorno e i segnali non arrivano solo dall’omicidio di ieri, ma anche dalla “escalation” di rapine e attentati incendiari che hanno caratterizzato le cronache locali degli ultimi mesi".
"La Capitanata - conclude Marino - non vuole essere lasciata da sola e chiede con forza più sicurezza e una più specialistica presenza di forze inquirenti in grado di combattere e debellare questo fenomeno pericoloso che minaccia la convivenza civile di questa parte della nostra regione".