BARI. Tra novembre e dicembre scorsi Antonella Riotino, la quasi 22enne di Putignano, in provincia di Bari, uccisa mercoledi' sera, avrebbe ricevuto delle minacce attraverso il social network Facebook. Le minacce arrivavano da un utente che si faceva identificare con lo pseudonimo 'Rasta light', il nome di un videogioco che la vittima aveva regalato al suo fidanzato 19enne, Antonio Giannandrea, accusato dalla Procura di Bari dell'omicidio volontario della giovane studentessa. Frequentavano insieme l'istituto alberghiero di Putignano. Le presunte minacce, giunte anche via sms sul telefonino, sarebbero state anche denunciate alla caserma dei carabinieri.