FOGGIA. Crivellato da 7 proiettili. Giosuè Rizzi, il boss della malavita foggiana ucciso martedi' scorso in un agguato mentre era in auto, e' stato colpito con sette proiettili di calibro ancora imprecisato.
E' quanto emerso dall'autopsia eseguita oggi sul cadavere del pregiudicato. Tutti i proiettili sono andati a segno: 6 di questi hanno trapassato il fianco destro di Rizzi, un proiettile ha invece raggiunto l'uomo alla schiena ed e' stato prelevato nel corso dell'autopsia.
Nell'agguato e' rimasto ferito anche un amico di Rizzi che gli faceva da autista, Carlo Borreca. Indaga la Squadra Mobile di Foggia.
MARINO: BASTA PAROLE, ORA SERVONO I FATTI - "L’ennesimo efferato omicidio consumato l’altro giorno a Foggia in pieno giorno a due passi da una scuola pubblica, è il segnale concreto che quelle cifre che mettono Foggia all’ultimo posto tra le provincie italiane per qualità della vita sono drammaticamente vere".
A riferirlo il presidente della terza Commissione in Consiglio regionale pugliese, Dino Marino (Pd).
"E’ evidente - aggiunge Marino - che lo Stato da questo punto di vista non risponde in modo incisivo alla gravità della situazione particolarmente difficile. Vendola, deve farsi interprete verso il governo nazionale di questo sentimento di paura e sgomento delle popolazioni della Capitanata che chiede una maggiore sicurezza e una più puntuale presenza dello Stato.
E' quanto emerso dall'autopsia eseguita oggi sul cadavere del pregiudicato. Tutti i proiettili sono andati a segno: 6 di questi hanno trapassato il fianco destro di Rizzi, un proiettile ha invece raggiunto l'uomo alla schiena ed e' stato prelevato nel corso dell'autopsia.
Nell'agguato e' rimasto ferito anche un amico di Rizzi che gli faceva da autista, Carlo Borreca. Indaga la Squadra Mobile di Foggia.
MARINO: BASTA PAROLE, ORA SERVONO I FATTI - "L’ennesimo efferato omicidio consumato l’altro giorno a Foggia in pieno giorno a due passi da una scuola pubblica, è il segnale concreto che quelle cifre che mettono Foggia all’ultimo posto tra le provincie italiane per qualità della vita sono drammaticamente vere".
A riferirlo il presidente della terza Commissione in Consiglio regionale pugliese, Dino Marino (Pd).
"E’ evidente - aggiunge Marino - che lo Stato da questo punto di vista non risponde in modo incisivo alla gravità della situazione particolarmente difficile. Vendola, deve farsi interprete verso il governo nazionale di questo sentimento di paura e sgomento delle popolazioni della Capitanata che chiede una maggiore sicurezza e una più puntuale presenza dello Stato.