Giustizia: Severino, tema prescrizione non è tabù

ROMA. Nel giorno della protesta degli avvocati, il ministro della Giustizia Paola Severino ha rilanciato la sua promessa di riforma della giustizia basata sull'efficienza, l'innovazione tecnologica e la revisione della geografia giudiziaria.

+ Presidente Corte Appello Bari: no a sovraesposizione pm

Ma all'ombra del processo Mills, vicino alla prescrizione ma anche a una possibile condanna in primo grado di Silvio Berlusconi per corruzione, l'ipotesi di una modifica legislativa per allungare i termini di estinzione del reato alimenta un acceso dibattito tra le forze politiche del Governo Monti.

Prima a citare la questione, in una intervista al Messaggero, proprio la guardasigilli: "Il tema della prescrizione non è un tabù", ha osservato, ma "bisogna valutare se il problema della prescrizione rappresenti la causa o la conseguenza della lentezza della giustizia". Insomma, il rischio impunità per certi reati, a partire proprio dalla corruzione, potrebbe anche essere ridotto rendendo la macchina della giustizia più veloce. Come? Il ministro la sua ricetta l'ha esposta partecipando alla cerimonia di Catania, "un esempio virtuoso, dimostrativo - ha affermato - del fatto che il recupero di efficienza della giustizia prescinde dalle localizzazioni geografiche". Secondo Severino l'innovazione organizzativa, tecnologica, informatica e digitale "è il futuro della Giustizia; un futuro in linea con i migliori sistemi giudiziari europei". Un percorso "non semplice né agevole" per il quale ha promesso "un razionale piano di investimenti".