GROSSETO. "Ho fatto un guaio, sono passato sotto al Giglio, abbiamo dato un urto e ti informo di tutto dicendo la verità". Sono le prime parole che Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia affondata venerdì scorso all'Isola del Giglio, ha pronunciato al telefono la sera di venerdi' 13 parlando con Roberto Ferrarini, manager Operazioni Marittime e responsabile dell'unita' di crisi della Compagnia di navigazione Costa, dandogli notizia di quanto accaduto, l'impatto con gli scogli. Parole contenute - apprende l'AGI - nel verbale di interrogatorio di garanzia a cui e' stato sottoposto Schettino martedi' dal gip di Grosseto.
Sono stati diversi i colloqui al telefono quella sera tra Schettino e l'unita' di crisi, il comandante - si apprende poi in ambienti della sua difesa - ha avvertito la societa', come doveva fare, di quanto accaduto.
Nel corso dei colloqui Schettino ha dapprima richiesto l'intervento di un rimorchiatore e successivamente ha sollecitato l'intervento di un elicottero per portare via le persone dalla nave. A quanto pare il comandante avrebbe ammesso di essersi spinto troppo sotto costa, arrivando a ridosso dell'Isola del Giglio. Di tutte queste conversazioni, se fatte nella plancia, saranno contenute nella scatola nera in mano agli inquirenti.
Sono stati diversi i colloqui al telefono quella sera tra Schettino e l'unita' di crisi, il comandante - si apprende poi in ambienti della sua difesa - ha avvertito la societa', come doveva fare, di quanto accaduto.
Nel corso dei colloqui Schettino ha dapprima richiesto l'intervento di un rimorchiatore e successivamente ha sollecitato l'intervento di un elicottero per portare via le persone dalla nave. A quanto pare il comandante avrebbe ammesso di essersi spinto troppo sotto costa, arrivando a ridosso dell'Isola del Giglio. Di tutte queste conversazioni, se fatte nella plancia, saranno contenute nella scatola nera in mano agli inquirenti.
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