di Nicola Zuccaro. "Parisi e tutti i clan non potranno più sparare sino a quando sarò il Sindaco di questa città ". Rimbomba ancora, il giorno dopo, fra le pareti della sala giunta in Palazzo di Città questa dichiarazione pronunciata da Michele Emiliano.
In occasione della conferenza stampa convocata per il consuntivo sull'ordinanza anti-botti di Capodanno, il primo cittadino è tornato per una mattina al suo precedente mestiere di magistrato antimafia.
Nel corso dell'incontro coi giornalisti, l'attuale sindaco non ha nascosto che se avesse ancora indossato la toga (poteri della legge permettendo) si sarebbe divertito
nell'infliggere pesanti pene a quei clan che, per simboleggiare il loro dominio territoriale (Striscuglio sul Libertà , Parisi su Japigia quelli citati da Emiliano) preparavano lungo le strade dei quartieri "popolari" delle potenti batterie di saluto al 2012. Nel confermare, il pugno duro adottato con questa ordinanza, Emiliano ha sottolineato che non adottando questo provvedimento sarebbe potuto passare dalla parte di chi voleva sparare durante la prima notte del 2012 e non solo di chi ha la fedina penale macchiata. Gli elogi quanto a coraggio sono pervenuti a Emiliano dal giornalista Marco Travaglio.
Come un fiume in piena, il sindaco di Bari è andato oltre puntando il dito contro quelle frange composte da ultras e militanti di estrema destra che anche a colpi di slogan scanditi lungo gli striscioni ostacolano l'evoluzione solidale di Bari ed evidenziando che le stesse possono essere nocive alla salute democratica di una città della quale ritiene di non dover il classico sindaco di sinistra. Un botto, quest'ultimo, forse ancor più fragoroso dei precedenti perchè potrebbe provocare delle macerie sul già frammentato panorama politico locale e nazionale.
In occasione della conferenza stampa convocata per il consuntivo sull'ordinanza anti-botti di Capodanno, il primo cittadino è tornato per una mattina al suo precedente mestiere di magistrato antimafia.
Nel corso dell'incontro coi giornalisti, l'attuale sindaco non ha nascosto che se avesse ancora indossato la toga (poteri della legge permettendo) si sarebbe divertito
nell'infliggere pesanti pene a quei clan che, per simboleggiare il loro dominio territoriale (Striscuglio sul Libertà , Parisi su Japigia quelli citati da Emiliano) preparavano lungo le strade dei quartieri "popolari" delle potenti batterie di saluto al 2012. Nel confermare, il pugno duro adottato con questa ordinanza, Emiliano ha sottolineato che non adottando questo provvedimento sarebbe potuto passare dalla parte di chi voleva sparare durante la prima notte del 2012 e non solo di chi ha la fedina penale macchiata. Gli elogi quanto a coraggio sono pervenuti a Emiliano dal giornalista Marco Travaglio.
Come un fiume in piena, il sindaco di Bari è andato oltre puntando il dito contro quelle frange composte da ultras e militanti di estrema destra che anche a colpi di slogan scanditi lungo gli striscioni ostacolano l'evoluzione solidale di Bari ed evidenziando che le stesse possono essere nocive alla salute democratica di una città della quale ritiene di non dover il classico sindaco di sinistra. Un botto, quest'ultimo, forse ancor più fragoroso dei precedenti perchè potrebbe provocare delle macerie sul già frammentato panorama politico locale e nazionale.