Il Consiglio europeo ci vede per la prima volta protagonisti

di Redazione. Il Professore Mario Monti si presenta alla riunione del Consiglio europeo di oggi a Bruxelles forte degli atti del suo governo e del consenso pressochè unanime di Pdl, Pd e Terzo polo.

I partiti che sostengono l'esecutivo hanno infatti votato unitariamente la scorsa settimana alla Camera e al Senato una mozione d'indirizzo sulla politica europea e sul ruolo che in questo contesto deve esercitare il governo.

La dimostrazione più lampante che le decisioni su manovra economica, liberalizzazioni e semplificazioni burocratiche intraprese dall'esecutivo italiano vanno nella giusta direzione e' la decisione del presidente francese Nicolas Sarkozy e della cancelliera tedesca Angela Merkel di allargare i loro vertici informali bilaterali che si tengono alla vigilia di importanti vertici europei alla presenza di Monti. Francia, Germania e Italia cercheranno di avanzare proposte unitarie nella riunione del Consiglio europeo di oggi.

L'obiettivo del vertice e' discutere sulle scelte che possano rendere piu' politica e non solo monetaria l'Unione europea: da qui la possibilita' che la riunione di oggi possa dare via libera all'accordo sul nuovo patto di bilancio, il Fiscal compact, e apra una nuova fase di politica economica piu' comunitaria.

Per questo all'ordine del giorno della riunione odierna ci sono anche possibili misure che assicurino sviluppo e crescita a livello europeo senza venir meno al rigore delle politiche fiscali degli ultimi anni.

Malgrado il rischio di un'uscita della Grecia dall'euro causa il pericolo di default, l'Ue sembra aver preso consapevolezza che per allontanare lo spettro della crisi sia necessario la condivisione politica delle scelte.

Tra le questioni più cogenti ci sono le direttive in materia di crescita e occupazione sollecitate dall'Italia, il problema sollevato dalla Polonia della partecipazione ai vertici dell'Eurogruppo da parte dei paesi che ancora non utilizzano l'euro, e infine le sanzioni semi-automatiche chieste dall'Olanda. Oltre al tradizionale scetticismo della Gran Bretagna sul futuro politico ed economico dell'Unione europea che verra' ribadito anche oggi, crescono anche le paura della Svezia di perdere la propria autonomia nelle politiche di bilancio.

Nella riunione del Consiglio europeo si discutera' pure del potenziamento del nuovo fondo salva-Stati (Esm), che dovrebbe entrare in vigore dal luglio di quest'anno. Il fondo di 500 miliardi di euro è una cifra ritenuta insufficiente da Francia, Italia, Fondo monetario internazionale e Commissione europea, che chiedono che il tetto venga fissato almeno a 750 miliardi.