“Il dg Scattaglia ‘ammutinato', Fiore lo richiami”

BARI. “A chi risponde il direttore generale della Asl di Taranto, Scattaglia?”. Lo chiede il coordinatore regionale della Puglia prima di tutto, Salvatore Greco, che parla di “situazione kafkiana originata dal comportamento amministrativo del dg, il quale ha superato se stesso adottando venerdì scorso una delibera con cui ha chiesto un parere legale per dirimere la vicenda dei dirigenti medici ex-stabilizzati”.
“Scattaglia cita ma di fatto ignora nella sostanza l'ordine del giorno con cui il Consiglio regionale ha impegnato la giunta a riassumere i medici che sono stati stabilizzati e poi licenziati – spiega Greco – Ignora altresì la nota con cui l'assessorato alla Salute ha chiesto di conciliare con i medici che hanno fatto ricorso a seguito del licenziamento, e nomina un avvocato, l'ennesimo che la Asl interessa per questa vicenda, per ricevere un ‘parere pro veritate’ senza neanche preoccuparsi di dare una copertura finanziaria alla delibera”.
“Ancora una volta – prosegue il consigliere regionale – ci tocca prendere atto del caos in cui versa la sanità regionale, e ancora una volta ci tocca chiedere in modo pressante all'assessore Fiore di farsi carico di una soluzione definitiva”.
“La delibera di Scattaglia – aggiunge – considera la nota della Regione e l'ordine del giorno del Consiglio alla stregua di carta straccia, come se non avessero alcuna incidenza sul suo personale percorso di decisione e come se dovesse decidere in assoluta autonomia: oltre che essere intollerabile che il Consiglio venga trattato così, questo induce a chiedersi a chi risponda il direttore generale della Asl ionica, posto che appare assodato egli non risponda neppure a chi lo ha nominato”.
“È evidente – conclude Greco – che la circolare inviata dall'assessore non basta a chiudere la vertenza, essendo state emanate nei mesi precedenti diverse delibere di giunta di segno opposto: per questo reiteriamo la richiesta che la giunta si faccia carico di un indirizzo univoco. Tuttavia il comportamento di Scattaglia, peraltro dissonante con quello degli altri suoi colleghi, appare assurdo e ingiustificato”.

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