"Il posto del PD non è con Vendola e Di Pietro"

BARI. "E' il caso di dire "Dio li fa e il diavolo li accoppia". Certo, quello tra Di Pietro è Vendola è un matrimonio naturale tra due interpreti della reazione ad ogni cambiamento e ad ogni riforma che metta in gioco il presente con i propri privilegi.
Il ruolo del PD è ben altro".
Così il consigliere Ignazio Zullo (Pdl).

"Il PD - prosegue Zullo - si propone come grande partito progressista e riformista e merita ben altra collocazione nello schieramento politico nazionale.
C'è bisogno in Italia di licenziare i “padreterni” e mi sembra che qualche padreterno dalla nostra parte si sia eclissato e i due padreterni che hanno fatto del populismo la propria forza dei Valori e della Sinistra-Ecologia-Libertà si stiano isolando.
C'è bisogno di ricreare il senso del collettivo e la condivisione di obbiettivi generali e strategici per l'Italia e mi sembra che l'appoggio al Governo Monti sia già un terreno di cooperazione piuttosto che di contrapposizione.
C'è bisogno di sostituire il noi all'"io" e mi sembra che in questo Bersani, D’Alema, Bindi, Letta, Franceschini, Casini, Rutelli, Alfano, Gasparri, Fitto e tanti altri siano molto diversi rispetto a Di Pietro e Vendola.
C'è bisogno di affermare l'etica della responsabilità e non si può negare che mentre Vendola e Di Pietro sono più adusi alle barricate, alle scalate sui tetti di Roma, alla contrapposizione a prescindere, gli altri hanno dimostrato responsabilità di governo.
C'è bisogno di assimilare ed esercitare il senso del dovere ed oggi tutti abbiamo il dovere di non vivere di presente ma di costruire il futuro e, anche qui, si distinguono forze presentiste e forze futuriste.
E' naturale che Vendola e Di Pietro stiano insieme, nessuna meraviglia. E' il PD che non può più stare con loro, sarebbe in un ruolo e in una posizione innaturale, contro il proprio codice genetico.
E' tempo di scomporre il vecchio schema centrosinistra in contrapposizione al centro destra. E' tempo di ricomporre un nuovo quadro delle alleanze, da una parte le forze riformiste (PD-Terzo Polo-PDL) dall'altra le forze reazionarie (IDV e SEL).
Per il bene dell'Italia, il PD non si collochi con i “padreterni”! Coltivi il "noi"! Noi tutti insieme per riformare lo Stato e il Paese e ridare slancio all'Italia e agli italiani", conclude Zullo.

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