BARI. Iniziano oggi, in 15 citta' italiane, i saldi invernali: per le strade de L'Aquila, Catanzaro, Napoli, Bologna, Trieste, Roma, Genova, Milano, Ancona, Torino, Bari, Cagliari, Firenze, Perugia e Venezia, i cittadini potranno approfittare degli sconti proposti.
Secondo la Confesercenti, i commercianti si aspettano ''una leggera flessione, coerentemente alla situazione economica e socio-politica dell'Italia'', con i consumatori divisi tra chi cerca l'affare e chi invece aspettera' ''tempi piu' rosei''. ''Per sapere come saranno i saldi basta guardare alla famiglia media'', spiega la Confesercenti, ''che ha visto aumentare le spese fisse per al gestione familiare del 6%-7%, perdendo contemporaneamente un altro 6%-7% in potere d'acquisto.
I saldi sono lo specchio dell'economia del Paese, e per questo ci aspettiamo una flessione: una flessione non drammatica, ma in linea con la situazione dell'Italia. Qualcuno comprera' cio' di cui ha bisogno, ma altri saranno frenati dal timore per il futuro''.
Per la Confcommercio 7 italiani su 10 sono pronti all'affare e non mancheranno all'appuntamento con gli acquisti a prezzo scontato. Capi di abbigliamento (cappotti, maglioni, pantaloni, giacche, ecc.) e calzature costituiranno, almeno secondo le intenzioni di spesa, le principali tipologie di acquisti; il 68,1% dei consumatori spendera' meno di 200 euro (+11,4% rispetto allo scorso anno) e la quasi totalita' delle imprese (96,5%) proporra' ai consumatori uno sconto medio sui prodotti posti in vendita a saldo fino al 50%; per quanto riguarda la qualita' dei prodotti stessi, il 90% dei consumatori la giudica positivamente e oltre l'85% pensa che la varieta' sia ''molto'' o ''abbastanza'' buona. Piu' di sei consumatori su dieci si sentono tutelati acquistando capi in saldo e il 73,6% attribuisce una maggiore importanza alla qualita' rispetto al prezzo; da parte delle imprese del commercio al dettaglio si prevede una contrazione di visitatori nel proprio punto vendita (per il 62,9% degli imprenditori il negozio sara' visitato da nuovi clienti contro il 73,7% dell'anno scorso) e anche una diminuzione del contributo dei saldi alla crescita della clientela; infine, ad attendere la fatidica ''ora X'', sono soprattutto le donne, gli individui di eta' compresa tra i 25 e i 44 anni e i residenti del Centro, del Sud Italia e delle aree metropolitane.
Secondo la Confesercenti, i commercianti si aspettano ''una leggera flessione, coerentemente alla situazione economica e socio-politica dell'Italia'', con i consumatori divisi tra chi cerca l'affare e chi invece aspettera' ''tempi piu' rosei''. ''Per sapere come saranno i saldi basta guardare alla famiglia media'', spiega la Confesercenti, ''che ha visto aumentare le spese fisse per al gestione familiare del 6%-7%, perdendo contemporaneamente un altro 6%-7% in potere d'acquisto.
I saldi sono lo specchio dell'economia del Paese, e per questo ci aspettiamo una flessione: una flessione non drammatica, ma in linea con la situazione dell'Italia. Qualcuno comprera' cio' di cui ha bisogno, ma altri saranno frenati dal timore per il futuro''.
Per la Confcommercio 7 italiani su 10 sono pronti all'affare e non mancheranno all'appuntamento con gli acquisti a prezzo scontato. Capi di abbigliamento (cappotti, maglioni, pantaloni, giacche, ecc.) e calzature costituiranno, almeno secondo le intenzioni di spesa, le principali tipologie di acquisti; il 68,1% dei consumatori spendera' meno di 200 euro (+11,4% rispetto allo scorso anno) e la quasi totalita' delle imprese (96,5%) proporra' ai consumatori uno sconto medio sui prodotti posti in vendita a saldo fino al 50%; per quanto riguarda la qualita' dei prodotti stessi, il 90% dei consumatori la giudica positivamente e oltre l'85% pensa che la varieta' sia ''molto'' o ''abbastanza'' buona. Piu' di sei consumatori su dieci si sentono tutelati acquistando capi in saldo e il 73,6% attribuisce una maggiore importanza alla qualita' rispetto al prezzo; da parte delle imprese del commercio al dettaglio si prevede una contrazione di visitatori nel proprio punto vendita (per il 62,9% degli imprenditori il negozio sara' visitato da nuovi clienti contro il 73,7% dell'anno scorso) e anche una diminuzione del contributo dei saldi alla crescita della clientela; infine, ad attendere la fatidica ''ora X'', sono soprattutto le donne, gli individui di eta' compresa tra i 25 e i 44 anni e i residenti del Centro, del Sud Italia e delle aree metropolitane.
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