di Roberta Calò. Come il grande Eduardo De Filippo ci insegna: "Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita". Questo è quanto vuole ricordarci l' Associazione di Promozione Sociale "Artecrazia" che ha spalancato le porte della sua creatività alla rassegna "Il cuore secondo Giovanni" che ha preso il via il 10 Dicembre con la sua prima opera "Il Vangelo di San Giovanni". Gli imperdibili appuntamenti che si concretizzeranno presso la galleria BluOrg sita in via Celentano n.92/94, puntano a voler dar spazio a "voci (quasi) sole, voci di dentro, voci che sono e determinano un rapporto con noi stessi e con gli altri, voci che sono già un legame. Si vuol parlare d’amore e delle relazioni distorte e contorte oppure giuste e salvifiche dei legami apparentemente sani", come ci ha spiegato il Direttore Artistico Andrea Cramarossa. Il crocevia di questi interrogativi conoscitivi attraverso cui scardinare le molteplicità dei rapporti umani è proprio Giovanni che per il bene del suo popolo rinnega la sua identità e indossa le vesti di suo fratello Riccardo per "aprire il proprio petto e far ascoltare a se stessi e agli altri, il battere del tempo secondo il proprio cuore". Un appuntamento con noi stessi e con gli altri che lascerà senza fiato un pubblico che forse non aspetta altro che intraprendere un viaggio riflessivo ed esplorativo tra le pieghe dell'animo umano nel suo essere e nel suo confronto con il resto del mondo. Il teatro, diversamente dai consueti spettacoli, questa volta passeggia anche attraverso i corridoi del suo pubblico e ci si tuffa a capofitto, per creare un mutuo scambio di idee mediante incontri di approfondimento con gli artisti che precederanno la visione delle singole piéces. Lo stesso Direttore Artistico Cramarossa ci illustra i dettagli di questa rassegna:
- Come nasce l'idea di spettacoli che hanno come denominatore comune la storica figura di Giovanni?
Gli spettacoli in rassegna non hanno come comune denominatore la figura del Re Giovanni Senza Terra; essi rientrano nel progetto di ricerca del Teatro delle bambole "Dalla parola al legame" e trattano appunto dei legami che nascono e si costruiscono tra le persone a seconda delle parole utilizzate per contattare l'altro da noi. Nello specifico si tratta perlopiù di monologhi teatrali, per evidenziare il legame tra l'attore ed il testo e dalle parole recitate, il legame con lo spettatore. "Il cuore secondo Giovanni" è il titolo di un racconto brevissimo che narra l'amore incondizionato di Giovanni per suo fratello Riccardo, l'abnegazione di costui per far rivivere la figura del fratello lontano dal suo regno.
- Quali sono i punti di forza di questi spettacoli?
Sicuramente l'amore dell'attore verso il testo scelto; la sua bravura nel trasmettere, nel comunicare, nell'essere nella creazione. In questa rassegna, l'attore, è al centro del discorso, da solo in scena, compie un meraviglioso atto d'amore, come Giovanni per suo fratello Riccardo. Inoltre tutti gli spettacoli evidenziano la forza dei legami attraverso storie di passione, dolore, violenza, ma anche di gioia e spensieratezza.
La Direttrice dell'Area Educativa Mariangela Dragone, nonchè attrice di indiscussa bravura nel risucchiare sul palco le menti e i cuori di quanti assistono estasiati alle sue performance, ci svela altri particolari di questi progetti:
- Quanto il pubblico è pronto ai contenuti che volete condividere con lui?
Non si può parlare forse di esser pronto per qualcosa ma solo di quanto curioso il pubblico possa essere.
Noi cercheremo sempre di stimolarlo ed incuriosirlo.
-Cosa sono le "Contr-addizioni" e qual'è l'biettivo che si punta a raggiungere con questa parentesi didattica?
Le contraddizioni letteralmente non sono altro che “discordanze di pensieri”, quelle discordanze che stimolano l’intelletto e ci obbligano ad avere delle opinioni e fare delle scelte, anche di osare nel farle…a noi piace osare.
- Quanto è disponibile il pubblico di oggi ad ascoltare ancora la voce del teatro e a trarre da lui degli insegnamenti?
Il pubblico vuole ascoltare ma non lo sa, ascolta spesso ciò che gli viene proposto, somministrato ogni giorno come se si trattasse di una cura contro la depressione che ci fanno annusare ogni giorno.
Ma quando percepisce qualcosa di diverso, si interessa, forse non lo fa di proposito, deve aspettare che qualcuno lo guidi, che gli indichi la via. Noi magari cerchiamo di scoprirgli un sentiero….
- In questi spettacoli è il teatro che prende dalla vita o la vita che prende dal teatro?
Direi semplicemente che il teatro “prende Vita” e “prende Forma”.
In programma per domenica 22 ore 19 presso la galleria BluOrg uno dei tanti meravigliosi appuntamenti; questa volta a scendere in campo è "Jasenovac, omelia di un silenzio", "Un racconto che mira all’anima, a scuotere le nostre (in)consapevolezze" in occasione della giornata della Memoria.
E allora chiediamo ancora alla Dragone,
-Cosa direbbe a quanti non hanno ancora comprato il biglietto per la rassegna?
Direi a tutti “Carpe diem” ! Cogliete l’attimo, assaporate con gusto tutto ciò che il teatro può darvi, scoprirete che vi potrà dire molte più cose di quelle che vi siete domandati…
Per info (3470591074, artecraziapuglia@gmail.com, www.facebook.com/Artecrazia).
- Come nasce l'idea di spettacoli che hanno come denominatore comune la storica figura di Giovanni?
Gli spettacoli in rassegna non hanno come comune denominatore la figura del Re Giovanni Senza Terra; essi rientrano nel progetto di ricerca del Teatro delle bambole "Dalla parola al legame" e trattano appunto dei legami che nascono e si costruiscono tra le persone a seconda delle parole utilizzate per contattare l'altro da noi. Nello specifico si tratta perlopiù di monologhi teatrali, per evidenziare il legame tra l'attore ed il testo e dalle parole recitate, il legame con lo spettatore. "Il cuore secondo Giovanni" è il titolo di un racconto brevissimo che narra l'amore incondizionato di Giovanni per suo fratello Riccardo, l'abnegazione di costui per far rivivere la figura del fratello lontano dal suo regno.
- Quali sono i punti di forza di questi spettacoli?
Sicuramente l'amore dell'attore verso il testo scelto; la sua bravura nel trasmettere, nel comunicare, nell'essere nella creazione. In questa rassegna, l'attore, è al centro del discorso, da solo in scena, compie un meraviglioso atto d'amore, come Giovanni per suo fratello Riccardo. Inoltre tutti gli spettacoli evidenziano la forza dei legami attraverso storie di passione, dolore, violenza, ma anche di gioia e spensieratezza.
La Direttrice dell'Area Educativa Mariangela Dragone, nonchè attrice di indiscussa bravura nel risucchiare sul palco le menti e i cuori di quanti assistono estasiati alle sue performance, ci svela altri particolari di questi progetti:
- Quanto il pubblico è pronto ai contenuti che volete condividere con lui?
Non si può parlare forse di esser pronto per qualcosa ma solo di quanto curioso il pubblico possa essere.
Noi cercheremo sempre di stimolarlo ed incuriosirlo.
-Cosa sono le "Contr-addizioni" e qual'è l'biettivo che si punta a raggiungere con questa parentesi didattica?
Le contraddizioni letteralmente non sono altro che “discordanze di pensieri”, quelle discordanze che stimolano l’intelletto e ci obbligano ad avere delle opinioni e fare delle scelte, anche di osare nel farle…a noi piace osare.
- Quanto è disponibile il pubblico di oggi ad ascoltare ancora la voce del teatro e a trarre da lui degli insegnamenti?
Il pubblico vuole ascoltare ma non lo sa, ascolta spesso ciò che gli viene proposto, somministrato ogni giorno come se si trattasse di una cura contro la depressione che ci fanno annusare ogni giorno.
Ma quando percepisce qualcosa di diverso, si interessa, forse non lo fa di proposito, deve aspettare che qualcuno lo guidi, che gli indichi la via. Noi magari cerchiamo di scoprirgli un sentiero….
- In questi spettacoli è il teatro che prende dalla vita o la vita che prende dal teatro?
Direi semplicemente che il teatro “prende Vita” e “prende Forma”.
In programma per domenica 22 ore 19 presso la galleria BluOrg uno dei tanti meravigliosi appuntamenti; questa volta a scendere in campo è "Jasenovac, omelia di un silenzio", "Un racconto che mira all’anima, a scuotere le nostre (in)consapevolezze" in occasione della giornata della Memoria.
E allora chiediamo ancora alla Dragone,
-Cosa direbbe a quanti non hanno ancora comprato il biglietto per la rassegna?
Direi a tutti “Carpe diem” ! Cogliete l’attimo, assaporate con gusto tutto ciò che il teatro può darvi, scoprirete che vi potrà dire molte più cose di quelle che vi siete domandati…
Per info (3470591074, artecraziapuglia@gmail.com, www.facebook.com/Artecrazia).