ROMA. Cresce la popolazione in tutta Italia, meno che al Sud. Nel 2011 i residenti nel Belpaese hanno conseguito un incremento demografico pari al 3,7 per mille, inferiore rispetto al 4,7 per mille di un anno prima.
Tale incremento e' il risultato della somma del saldo naturale (-0,6 per mille), del saldo migratorio con l'estero (+5,3 per mille) e del saldo migratorio interno e per altri motivi (-1 per mille). In termini assoluti l'incremento e' pari a 224 mila unita' in piu', il che determina una popolazione totale di 60 milioni 851 mila residenti al 1* gennaio 2012. A rilevarlo l'Istat nel rapporto sugli indicatori demografici.
Il tasso di incremento si presenta positivo in tutto il Centro (+6 per mille) e nel Nord (+5,6), a eccezione della Liguria (-0,7).
Il Mezzogiorno, che nel 2010 faceva registrare un valore pari a +1,5 per mille, nel 2011 segna complessivamente un dato negativo pari a -0,1 per mille.
Tale incremento e' il risultato della somma del saldo naturale (-0,6 per mille), del saldo migratorio con l'estero (+5,3 per mille) e del saldo migratorio interno e per altri motivi (-1 per mille). In termini assoluti l'incremento e' pari a 224 mila unita' in piu', il che determina una popolazione totale di 60 milioni 851 mila residenti al 1* gennaio 2012. A rilevarlo l'Istat nel rapporto sugli indicatori demografici.
Il tasso di incremento si presenta positivo in tutto il Centro (+6 per mille) e nel Nord (+5,6), a eccezione della Liguria (-0,7).
Il Mezzogiorno, che nel 2010 faceva registrare un valore pari a +1,5 per mille, nel 2011 segna complessivamente un dato negativo pari a -0,1 per mille.
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Economia