La catastrofe di Ginosa in tv. Ma "il milleproroghe non risolve il problema"
di Dario Durante. La trasmissione “Presa diretta” di Raitre, condotta da Riccardo Iacona, ha acceso i riflettori ieri sera (29 gennaio) sui disastrosi effetti arrecati al territorio e alle aziende agricole dall'alluvione che, un anno fa, colpì il versante occidentale della provincia ionica e la zona del metapontino.
La puntata, intitolata “Terra violata”, ha trattato, infatti, delle ultime catastrofi climatiche italiane evidenziando la mancata messa in sicurezza del territorio frutto di discutibii scelte politiche e scarsa sensibilità amministrativa.
Per gli alluvionati di Marina di Ginosa, nel frattempo, è intervenuto il blocco fino a giugno di tasse e contributi così come previsto nel “decreto mille-proroghe” varato dal parlamento.
Ma, per il consigliere regionale Pietro Lospinuso (PdL), «la norma non risolve il problema né dei risarcimenti alle famiglie ed alle imprese, talora anche private di tutto, né delle pesantissime anticipazioni effettuate da un Comune virtuoso che rischia conseguentemente oggi, paradossalmente per meriti e non per colpe, di andare in default».
Per l'esponente di centrodestra, a ciò «si potrebbe supplire con i fondi recentemente acquisiti dalla Regione per il dissesto idro-geologico, ma anche su questo pare si intenda opporre un altrettanto ingiustificato diniego».
Insomma, così come evidenziato dalle telecamere della Rai, il ripristino della normalità appare ancora lontano soprattutto in merito alla bonifica del letto del fiume Bradano e dei tanti canali necessari a portare acqua verso le pianure pugliesi, alla perdita di migliaia di ettari coltivabili e alla pericolosità di molte abitazioni.
La puntata, intitolata “Terra violata”, ha trattato, infatti, delle ultime catastrofi climatiche italiane evidenziando la mancata messa in sicurezza del territorio frutto di discutibii scelte politiche e scarsa sensibilità amministrativa.
Per gli alluvionati di Marina di Ginosa, nel frattempo, è intervenuto il blocco fino a giugno di tasse e contributi così come previsto nel “decreto mille-proroghe” varato dal parlamento.
Ma, per il consigliere regionale Pietro Lospinuso (PdL), «la norma non risolve il problema né dei risarcimenti alle famiglie ed alle imprese, talora anche private di tutto, né delle pesantissime anticipazioni effettuate da un Comune virtuoso che rischia conseguentemente oggi, paradossalmente per meriti e non per colpe, di andare in default».
Per l'esponente di centrodestra, a ciò «si potrebbe supplire con i fondi recentemente acquisiti dalla Regione per il dissesto idro-geologico, ma anche su questo pare si intenda opporre un altrettanto ingiustificato diniego».
Insomma, così come evidenziato dalle telecamere della Rai, il ripristino della normalità appare ancora lontano soprattutto in merito alla bonifica del letto del fiume Bradano e dei tanti canali necessari a portare acqua verso le pianure pugliesi, alla perdita di migliaia di ettari coltivabili e alla pericolosità di molte abitazioni.