ROMA. Sono i giovani a pagare il prezzo piu' alto della crisi economica a livello globale. L'ILO (l'organizzazione internazionale del lavoro) lancia un preoccupato allarme invitando i governi del pianeta a impegnarsi per sostenere l'occupazione. Nel 2011 a livello globale sono 75 milioni i giovani senza lavoro (il 12,7%), 4 milioni in piu' rispetto al 2007 mentre in totale le persone senza lavoro sono 200 milioni con un tasso di disoccupazione del 6%.
L'Ilo indica che nel prossimo decennio e' necessario creare 600 milioni di posti di lavoro per poter garantire una crescita sostenibile e preservare la coesione sociale.
Ma il mondo deve affrontare anche un'altra sfida, e cioe' creare posti di lavoro dignitoso per circa 900 milioni di lavoratori che attualmente vivono sotto la soglia di poverta' dei 2 dollari al giorno, specialmente nei paesi in di sviluppo. ''Nonostante gli sforzi dei governi - afferma il direttore generale dell'ILO Juan Somavia - la crisi dell'occupazione continua senza tregua: nel mondo un lavoratore su tre (circa 1,1 miliardi di persone) e' disoccupato o vive al di sotto della soglia di poverta'''.
Il rapporto dell'Ilo mostra che la ripresa economica partita nel 2009 e' stata breve e ''rimangono 27 milioni di disoccupatin in piu' rispetto ai livelli pre-crisi''. Le prospettive a breve non sono positive. Per il 2012 l'ILO stima un aumento dei disoccupati di 3 milioni e altri 6 milioni entro il 2016.
L'Ilo indica che nel prossimo decennio e' necessario creare 600 milioni di posti di lavoro per poter garantire una crescita sostenibile e preservare la coesione sociale.
Ma il mondo deve affrontare anche un'altra sfida, e cioe' creare posti di lavoro dignitoso per circa 900 milioni di lavoratori che attualmente vivono sotto la soglia di poverta' dei 2 dollari al giorno, specialmente nei paesi in di sviluppo. ''Nonostante gli sforzi dei governi - afferma il direttore generale dell'ILO Juan Somavia - la crisi dell'occupazione continua senza tregua: nel mondo un lavoratore su tre (circa 1,1 miliardi di persone) e' disoccupato o vive al di sotto della soglia di poverta'''.
Il rapporto dell'Ilo mostra che la ripresa economica partita nel 2009 e' stata breve e ''rimangono 27 milioni di disoccupatin in piu' rispetto ai livelli pre-crisi''. Le prospettive a breve non sono positive. Per il 2012 l'ILO stima un aumento dei disoccupati di 3 milioni e altri 6 milioni entro il 2016.
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Economia