BARI. "Due raccomandazioni perché le previste 400 assunzioni di medici e infermieri siano effettuate sotto la stretta direzione dell'assessore alla Salute e perché Fiore non sia lasciato solo, ma anzi la giunta lo sostenga con atti concreti di indirizzo". A farle è il coordinatore regionale de La Puglia prima di tutto, Salvatore Greco.
"Alcune Asl – spiega Greco – si stanno muovendo nel solco tracciato dalla circolare dell'assessore Fiore e dall'ordine del giorno a mia firma approvato nel corso dell'ultimo Consiglio regionale: chi ha firmato il contratto per la stabilizzazione e poi si è visto licenziare per una errata interpretazione degli effetti della sentenza della Corte costituzionale deve essere reintegrato.
In questo quadro, spiccano in negativo la Asl di Taranto, dove il direttore generale sembra non aver inteso qual è la volontà politica e amministrativa indicata dal Consiglio e dalla giunta, e la Asl di Foggia, dove il processo di stabilizzazione non è neppure cominciato e il personale rischia così di restare penalizzato sotto il profilo del diritto a un uguale trattamento con i colleghi della altre province.
Quanto alla prospettiva che possano bandirsi concorsi per 400 tra infermieri e medici, è importante capire quali sono le vere priorità , e soprattutto va evitato l'errore di lasciare che le Asl bandiscano i posti sui quali hanno acquisito un diritto concreto e esigibile gli ex stabilizzati.Ciò che sembra dietro l'angolo, soprattutto in alcune Asl – prosegue il consigliere regionale – è il caos per cui si intende coprire quei posti con concorsi ex novo, quando i percorsi conciliativi o i ricorsi per via giudiziaria sanciranno certamente il diritto dei cosiddetti "destabilizzati" a occuparli.
Perché questo percorso si avvii e si concluda nel migliore dei modi – conclude Greco – serve però che l'assessore Fiore non sia lasciato solo dalla giunta, come troppe volte è successo nei mesi scorsi: sulla condizione del personale ex stabilizzato, per esempio, serve una delibera di giunta che dia l'indirizzo al management delle Asl. Vendola si faccia carico concretamente della questione".
"Alcune Asl – spiega Greco – si stanno muovendo nel solco tracciato dalla circolare dell'assessore Fiore e dall'ordine del giorno a mia firma approvato nel corso dell'ultimo Consiglio regionale: chi ha firmato il contratto per la stabilizzazione e poi si è visto licenziare per una errata interpretazione degli effetti della sentenza della Corte costituzionale deve essere reintegrato.
In questo quadro, spiccano in negativo la Asl di Taranto, dove il direttore generale sembra non aver inteso qual è la volontà politica e amministrativa indicata dal Consiglio e dalla giunta, e la Asl di Foggia, dove il processo di stabilizzazione non è neppure cominciato e il personale rischia così di restare penalizzato sotto il profilo del diritto a un uguale trattamento con i colleghi della altre province.
Quanto alla prospettiva che possano bandirsi concorsi per 400 tra infermieri e medici, è importante capire quali sono le vere priorità , e soprattutto va evitato l'errore di lasciare che le Asl bandiscano i posti sui quali hanno acquisito un diritto concreto e esigibile gli ex stabilizzati.Ciò che sembra dietro l'angolo, soprattutto in alcune Asl – prosegue il consigliere regionale – è il caos per cui si intende coprire quei posti con concorsi ex novo, quando i percorsi conciliativi o i ricorsi per via giudiziaria sanciranno certamente il diritto dei cosiddetti "destabilizzati" a occuparli.
Perché questo percorso si avvii e si concluda nel migliore dei modi – conclude Greco – serve però che l'assessore Fiore non sia lasciato solo dalla giunta, come troppe volte è successo nei mesi scorsi: sulla condizione del personale ex stabilizzato, per esempio, serve una delibera di giunta che dia l'indirizzo al management delle Asl. Vendola si faccia carico concretamente della questione".
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