Le due facce del Carroccio

ROMA. Sul nuovo numero del settimanale Il Punto, in edicola da venerdì 27 gennaio, doppia intervista a due dirigenti della Lega sul futuro del Carroccio. Attilio Fontana, sindaco di Varese, sostenitore di Maroni, e Francesco Speroni ex ministro delle riforme del governo Berlusconi, fedelissimo di Bossi, pur nelle divergenze politiche interne, concordano su due punti. Primo: bisognava dare il consenso per l’arresto di Cosentino. Secondo: lo scontro tra il leader storico della Lega e l’ex Ministro degli Interni non è altro che il frutto di ingerenze “dei cattivi consiglieri che mettono nelle orecchie di Bossi cose non vere”.

Attilio Fontana, sindaco di Varese, aggiunge: “La Lega vuole poter esprimere i propri dirigenti – al di là del segretario che è, rimarrà e sempre sarà Umberto Bossi, che nessuno ha mai messo in discussione – ed affrontare i problemi di governance interna in modo assolutamente democratico. Ciò avverrà attraverso la convocazione dei congressi”. L’europarlamentare Francesco Speroni, dichiara a Il Punto: “Alle elezioni del 2013 è difficile prevedere se ci sarà ancora l’asse Pdl-Lega, se dovesse esserci è ovvio che le condizioni che hanno caratterizzato questa esperienza di governo andrebbero riviste. Va specificata una cosa – spiega Speroni - è il Pdl che a livello nazionale ha troncato con noi, non viceversa. È stato Berlusconi che ha abbracciato il progetto di Monti, rompendo l’alleanza con la Lega. Lui poteva anche dire: andiamo insieme all’opposizione, ma non lo ha fatto. Quindi noi adesso abbiamo le mani libere ovunque, anche in Lombardia. L’offerta di alleanza c’è sempre, ma Berlusconi non può stare col Pd a Roma, e a livello territoriale con noi”.